Economia

Cresce l'occupazione, soprattutto tra gli stranieri

Nel terzo trimestre 2019, aumentano gli occupati in Svizzera: la forza lavoro straniera segna un più 0,9% quella svizzera è stazionaria. Su i tempi parziali

foto Ti-Press
14 novembre 2019
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Aumentano gli occupati in Svizzera, soprattutto stranieri, in particolare tra i frontalieri. È quanto risulta dai dati diffusi oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST) riguardanti la Rilevazione delle forze di lavoro in Svizzera nel terzo trimestre 2019 (RIFOS). In crescita anche il tempo parziale e i disoccupati di lunga durata.

Nel terzo trimestre dell'anno corrente, il numero di occupati nella Confederazione è aumentato dello 0,3% (+0,2 tra gli uomini e +0,3% tra le donne) su un anno, pari a 5,094 milioni di lavoratori.

Nello stesso periodo, il tasso di disoccupazione secondo la definizione dell’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) è salito dal 4,4 al 4,6% (mentre nell’Ue il tasso è in diminuzione dal 6,5 al 6,2%).

Cresce forza lavoro estera

Sempre nel periodo in rassegna, la forza lavoro straniera è cresciuta dello 0,9% mentre quella dei lavoratori svizzeri è stazionaria. Tra gli occupati con passaporto estero, la progressione è stata maggiore tra i frontalieri (permesso G: +3,3%), seguiti dai titolari di un permesso di domicilio (permesso C: +0,3%) e dai titolari di un permesso di dimora (permesso B o L in Svizzera da dodici mesi o più: +0,3%).

Il numero di occupati con permesso per dimoranti temporanei (permesso L, in Svizzera da meno di 12 mesi) è invece calato del 6,4%.

Disoccupazione giovanile in crescita

Nel terzo trimestre 2019, 225 000 persone risultavano disoccupate ai sensi dell’ILO, ossia 8000 in più rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, pari al 4,6% della popolazione attiva (4,4% l'anno scorso). Corretto in base alle variazioni stagionali, tra il secondo e il terzo trimestre del 2019 il tasso di disoccupazione è rimasto stabile (4,4%).

Il tasso di disoccupazione giovanile (dai 15 ai 24 anni) è aumentato dal 9,2 al 10,9%. Nello stesso arco di tempo ha subito una contrazione sia nell’Unione europea (UE28: dal 15,2 al 14,4%) sia nella zona Euro (ZE19: dal 16,7 al 15,8%).

Il tasso di senza lavoro è progredito tra i lavoratori tra i 25 e i 49 anni dal 3,9 al 4,1%, mentre si è contratto in quella tra i 50 e i 64 anni (dal 3,8 al 3,2%). Nello stesso periodo, il tasso di disoccupazione è rimasto invariato fra gli Svizzeri (3,4%), mentre è aumentato tra le persone di nazionalità straniera (dal 7,3 al 7,8%).

Il numero dei disoccupati di lunga durata (un anno o più) è salito da 80 000 a 86 000. La quota di disoccupati di lunga durata sul totale dei senza lavoro è passata dal 37,1 al 38,1%. La durata mediana di disoccupazione si è invece abbreviata da 221 a 203 giorni.

In aumento il tempo parziale

Nel trimestre sotto osservazione, i lavoratori a tempo parziale erano 1,743 milioni, pari a una progressione del 2,6% su un anno. La quota di occupati a tempo parziale è progredita di 0,5 punti percentuali tra gli uomini (dal 16,8 al 17,3%) e di 1,3 punti percentuali tra le donne (dal 58,4 al 59,8%).

Tra le persone che lavorano a tempo parziale, 372 000 erano sottoccupate, ovvero avrebbero voluto lavorare di più. Nel terzo trimestre del 2019 il tasso di sottoccupazione nella popolazione attiva era del 7,6%, in aumento rispetto al terzo trimestre del 2018 (7,1%). Questo tasso raggiungeva il 3,6% tra gli uomini e il 12% tra le donne.

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