Economia

Dazi Usa, in arrivo le contromisure europee

L'Ue deplora la decisione statunitense di tassare ulteriormente le merci in arrivo dal Vecchio Continente

Trump lamenta disparità di trattamento (Keystone)
3 ottobre 2019
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Bruxelles – "L'Ue deplora la decisione degli Usa di imporre dazi ulteriori sulle esportazioni europee, ciò andrà a nuocere le imprese americane e complicherà i negoziati".

Lo ha detto un portavoce della Commissione europea ricordando il via libera della Wto ai dazi come risposta agli aiuti pubblici illegali ad Airbus. Dunque, "l'Ue ha il diritto di imporre contromisure agli Usa. La lista preliminare dei prodotti - ha aggiunto - è stata pubblicata ad aprile".

"Detto questo - ha proseguito il portavoce della Commissione Ue -, prendiamo atto della dichiarazione rilasciata dal rappresentante commerciale degli Stati Uniti secondo cui gli Usa prevedono di avviare negoziati con l'Unione europea volti a risolvere questo problema".

La Commissione europea ha "costantemente comunicato agli Stati Uniti che l'Unione europea è pronta a lavorare insieme su una soluzione equa ed equilibrata per le nostre rispettive industrie aeronautiche", ha precisato.

L'Ue ha "condiviso, recentemente, a luglio, proposte concrete con gli Stati Uniti per un nuovo regime di sovvenzioni agli aeromobili", ma anche "una via da seguire per gli obblighi di conformità esistenti da entrambe le parti" e "se gli Stati Uniti impongono contromisure, spingerà l'Ue in una situazione in cui dovremo fare lo stesso".

Il Wto ha dato ragione agli Stati Uniti su Airbus
Tutto nasce dalla decisione di mercoledì di questa settimana quando l'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) ha stabilito che gli Usa potranno imporre dazi ai prodotti europei per 7,5 miliardi di dollari come compensazione per gli aiuti illegali concessi al consorzio aeronautico Airbus.

Gli Stati Uniti, in base al pronunciamento dell'Organizzazione mondiale per il commercio, potranno imporre dazi sui beni provenienti dall'Unione europea fino a 7,5 miliardi di dollari come compensazione per gli aiuti di stato a Airbus.

Si tratta di una cifra record quella riconosciuta oggi dalla Wto, e fa riferimento ad una sentenza contro l'Ue per il dossier Airbus pronunciata a maggio 2018.

Il pronunciamento non chiude il contenzioso. Si prevede infatti che l'anno prossimo la Wto si pronuncerà su quanti dazi potrà imporre l'Ue contro gli Usa, che a sua volta era stata sanzionata per Boeing.

Il settore dell'auto rischia di perdere 700 miliardi di euro
La guerra commerciale iniziata dagli Stati Uniti potrebbe tradursi per l'industria dell'auto globale in perdite fino a 700 miliardi di euro (765 miliardi di dollari) nei prossimi sette anni: è quanto prevede il Center for Automotive Research (Car) tedesco dell'Università di Duisburg-Essen.

Secondo il direttore del centro, Ferdinand Dudenhöffer, la guerra commerciale avviata dagli Usa ha rappresentato una delle "ragioni principali del calo delle vendite registrato dall'industria automobilistica mondiale".

Il centro studi tedesco sul settore automobilistico stima che, tra il 2018 e il 2024, le politiche commerciali statunitensi potrebbero portare a un crollo delle vendite di oltre 35 milioni di autoveicoli, con conseguenti perdite fino a 700 miliardi di euro.

"Poiché il mercato cinese risulta fondamentale per l'industria automobilistica tedesca, il comparto è stato gravemente danneggiato dalla politica doganale degli Stati Uniti", ha sottolineato Dudenhöffer. "Il comportamento di Washington rappresenta quindi l'opposto della politica delle alleanze".

Colpita anche l'agricoltura
Non solo l'industria automobilistica, anche il settore agricolo europeo è fortemente toccato dalle decisioni del presidente statunitense Donald Trump. 

Gli Stati Uniti, infatti, imporranno dazi sui prodotti europei dal 18 ottobre. Lo afferma un funzionario dell'amministrazione citato dal Wall Street Journal e da altri media americani. Gli Usa procederanno da subito con 7,5 miliardi di dollari di dazi, come autorizzato dalla Wto. Ma l'ammontare delle tariffe sarà diverso: si valuta un 10% sui grandi aerei commerciali e un 25% su prodotti agricoli e industriali.

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