Economia

Libra (Facebook): alla Svizzera il ruolo di sorvegliante

Secondo il direttore del progetto, lo svizzero David Marcus, la futura criptomeneta non intende fare concorrenza alle valute nazionali 'tradizionali'

16 luglio 2019
|

Libra, la futura criptomeneta di Facebook che dovrebbe essere disponibile dalla seconda metà del 2020, non intende fare concorrenza alle "tradizionali" valute nazionali, ma si propone di cooperare con le autorità di regolazione americane ed elvetiche. Lo ha indicato in una presa di posizione di ieri il direttore del progetto, lo svizzero David Marcus, che oggi verrà sentito dalla commissione bancaria del Senato americano. Secondo Marcus, la Svizzera dovrà assumere un ruolo cruciale nella realizzazione di questa iniziativa.

Visto lo scandalo Cambridge Analytica - per il quale Facebook è stata pesantemente multata - l'associazione ginevrina Libra, chiave di volta della futura moneta virtuale e che inizialmente comprenderà 27 società partner come Mastercard, Visa, Uber o Spotify, "non può e non vuole monetizzare i dati degli utenti che saranno presenti sulla blockchain", ha rassicurato Marcus nel documento. Il manager, classe 1973 ed ex Ceo di Paypal, ha voluto dare garanzie in termini di rispetto dei dati, sottolineando che l'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT), Adrian Lobsiger, fungerà da regolatore dell'associazione.

Inoltre, si sono già tenuti colloqui preliminari con l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma). Libra intende impegnarsi con la Finma sulla base di un quadro normativo adeguato, ha spiegato Marcus. Insomma, Libra "si aspetta di essere posta sotto la regolamentazione, il regime di autorizzazione e la supervisione della Finma". Quest'ultima ha confermato oggi all'agenzia AWP di essere in contatto con i promotori del progetto. In linea di principio, è responsabilità della Finma valutare simili progetti dal punto di vista del diritto elvetico in materia di mercati finanziari. In particolare, si tratta di verificare se siano necessarie delle autorizzazioni e, in caso affermativo, quali. Per il resto, la Finma non si dilunga su eventuali procedure in corso.

Negli Stati Uniti, l'Associazione Libra intende registrarsi come fornitore di servizi finanziari presso l'ente antiriciclaggio e la lotta al finanziamento del terrorismo, ossia il Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN), una divisione del Dipartimento del Tesoro. Inoltre, il responsabile di Calibra - la filiale di Facebook che offrirà il portafoglio digitale per la nuova criptomoneta - David Marcus si impegna per conto di Facebook a "sostenere gli sforzi delle autorità e delle banche centrali nella lotta al riciclaggio di denaro e al terrorismo, in particolare". L'Associazione Libra intende cooperare pienamente con le autorità ufficiali a questo proposito, ha precisato Marcus nel documento.

Quest'ultimo ha poi precisato come la "tutela del consumatore" sia la "massima priorità" dell'azienda. I dati contenuti in Calibra non saranno utilizzati per pubblicità mirata. David Marcus ha pure sottolineato che il portafoglio Calibra - con una criptomoneta il cui valore sarà legato a un paniere di valute tradizionali come il dollaro, la sterlina, l'euro o lo yen - dovrebbe portare un beneficio immediato a Facebook. Dovrebbe infatti accrescere gli scambi e le transazioni tra le circa 90 milioni di piccole e medie imprese che utilizzano la rete sociale e i privati. Il gruppo, ha riconosciuto Marcus, si aspetta nuovi introiti pubblicitari da questo aumento di traffico.

Libra, annunciata per la prima metà del 2020, non sarà lanciata finché non saranno state risolte tutte le questioni relative al suo monitoraggio, si legge nel documento.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE