Economia

Preventivo della Confederazione con 600 milioni di eccedenza

Per il budget 2020 sono previste entrate per 75,7 miliardi di franchi e uscite per circa 75 miliardi. Grande incertezza invece sul piano finanziario 2021-2023

Ti-Press
26 giugno 2019
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Il prossimo anno i conti della Confederazione dovrebbero chiudersi con un'eccedenza di 0,6 miliardi di franchi. È quanto indica il preventivo 2020 adottato oggi dal Consiglio federale. Corretta in funzione della congiuntura, l'eccedenza attesa è di 0,7 miliardi. Le previsioni per il budget 2020 indicano infatti entrate per 75,7 miliardi di franchi (+2,9%) e uscite per 75,0 miliardi (+3,7%). Questo risultato, spiega il governo in un comunicato, significa che i conti pubblici sono in equilibrio nonostante l'entrata in vigore della legge federale concernente la riforma fiscale e il finanziamento dell'AVS (RFFA), prevista per il prossimo 1° gennaio.

In una nota, il governo precisa che la crescita delle uscite (+3,7%) è nettamente superiore alla previsione di evoluzione economica (+2,3%). Ciò si spiega con l'aumento della quota destinata ai Cantoni del gettito dell'imposta federale diretta, previsto dalla RFFA, e dall'incremento del contributo di finanziamento all'AVS. Sul fronte delle entrate, la progressione è riconducibile al gettito maggiore in provenienza dall'imposta federale diretta e da quella preventiva.

Per quel che concerne il piano finanziario 2021-2023, c'è invece una grande incertezza legata alle riforme fiscali in corso e pianificate. Qui l'esecutivo fa l'esempio del progetto volto a eliminare la "penalizzazione fiscale del matrimonio" che causerebbe minori entrate nell'ordine del miliardo di franchi. Nel contempo, anche gli sforzi internazionali volti ad adeguare l'imposizione degli utili delle imprese potrebbero comportare per la Svizzera minori entrate. Sono inoltre al vaglio diverse agevolazioni fiscali dal 2022, soprattutto in ambito di imposta sul reddito (aumento delle deduzioni per i premi delle casse malati e per la cura dei figli prestata da terzi, abolizione del valore locativo).

Anche sul fronte delle uscite si profilano oneri supplementari per diverse centinaia di milioni. Senza controfinanziamento il bilancio non sarà quindi in grado di far fronte a questi progetti, precisa l'esecutivo.

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