Economia

Ubs: dirigenza delusa dagli azionisti, ma si sente nel giusto

Il presidente del Cda Axel Weber non si aspetta un'ondata di causa legali dopo che l'assemblea generale si è opposta al discarico dei vertici

Axel Weber (Keystone)
3 maggio 2019
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Deluso per la decisione degli azionisti, ma convinto di essere nel giusto: così si sente il presidente del consiglio di amministrazione (Cda) di Ubs Axel Weber, dopo lo storico rifiuto opposto ieri dall'assemblea generale al discarico dei vertici.

"Naturalmente siamo delusi da questo risultato, dovuto principalmente al contenzioso fiscale con le autorità francesi", afferma Weber in un'intervista pubblicata dalla 'Neue Zürcher Zeitung'. "Ma non credo che si tratti di un voto contrario all'attuale direzione o al Cda, perché gli azionisti hanno approvato tutti gli altri punti all'ordine del giorno".

"Prendiamo comunque la votazione molto seriamente", aggiunge l'ex numero uno della Bundesbank. A suo avviso negando il discarico - che avrebbe messo i vertici al riparo da azioni di responsabilità per quanto hanno fatto durante l'anno - gli azionisti hanno voluto mantenere praticabili tutte le opzioni giuridiche. "Non ci aspettiamo un'ondata di cause legali. Siamo assolutamente certi di aver agito con la necessaria cura e nell'interesse dei nostri azionisti", afferma Weber.

Interrogato riguardo a possibili dimissioni, nel caso in cui la multa in Francia (che, insieme agli indennizzi dovuti, è di 4,5 miliardi di euro) dovesse essere confermata in via definitiva, il 62enne ha tagliato corto: "Non voglio lasciarmi andare a speculazioni, ma desidero far notare che gli azionisti mi hanno rieletto con oltre il 92% dei voti".

E l'istituto non dovrebbe cominciare a pagare meno i suoi dirigenti, visto che ha ridotto il suo bilancio, ha semplificato il suo modello d'affari e ha diminuito i rischi? "Ubs rimane una delle banche più complesse al mondo", risponde Weber. "Siamo di gran lunga la banca svizzera più globale e complessa". Di conseguenza, "ci servono sempre i manager eccellenti, con molta esperienza, che dobbiamo anche stipendiare di conseguenza", conclude il presidente, che per il suo lavoro presso Ubs l'anno scorso ha incassato 6 milioni di franchi.

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