Economia

Swisscom fa meno fatturato. Scesi i posti a tempo pieno

Il gigante blu annuncia i numeri del 2018. E i sindacati richiamano l'attenzione su condizioni di lavoro e politica

(foto Ti-Press)
7 febbraio 2019
|

Un utile netto di 1,52 miliardi di franchi (-3% rispetto al 2017) e un volume d'affari di 11,71 miliardi (+0,4% rispettivamente -0,3% su base comparabile e a tassi di cambio costanti). Sono questi i numeri 2018 di Swisscom, il maggiore operatore di telecomunicazioni del paese.

L'utile operativo EBITDA è diminuito dell'1,9% (-0,8% rettificato) a 4,21 miliardi di franchi, mentre il risultato EBIT si è attestato a 2,07 miliardi (-2,9%). Le cifre sono in linea con le attese degli analisti consultati dall'agenzia AWP, i quali avevano pronosticato in media un fatturato di 11,68 miliardi, un EBITDA di 4,21 miliardi e un utile netto di 1,51 miliardi. "Swisscom ha raggiunto gli obiettivi e convinto ancora una volta con una solida prestazione in un contesto di mercato tutt'altro che facile", afferma il presidente della direzione Urs Schaeppi, citato in una nota.

In Svizzera il gigante blu ha generato un fatturato di 8,82 miliardi di franchi (-2,7%). La contrazione - viene spiegato - è dovuta principalmente alla costante pressione sui prezzi in diversi segmenti e al calo della telefonia di rete fissa. L'attività in Italia ha registrato per contro un andamento positivo: il fatturato di Fastweb è salito dell'8,2% a 2,10 miliardi di euro.

Nel 2018 Swisscom ha quindi superato l'obiettivo che prevede di ridurre ogni anno, fino al 2020, la base di costi in Svizzera di 100 milioni di franchi. Il numero dei posti a tempo pieno del gruppo è però sceso a 19'845. A fine 2018 l'azienda contava 17'147 impieghi a tempo pieno in Svizzera, 541 o il 3,1% in meno rispetto all'anno precedente. L'operatore sottolinea che oltre la metà dei tagli di posti di lavoro è stata assorbita dalla fluttuazione naturale, mentre circa 200 impieghi sono stati soppressi tramite l'attuale piano sociale.

Per il 2019 Swisscom prevede un fatturato di circa 11,4 miliardi di franchi e un EBITDA di oltre 4,3 miliardi. Se gli obiettivi saranno raggiunti, il gruppo intende proporre un dividendo invariato di 22 franchi per azione. "Anche nel 2019 le sfide principali saranno rappresentate dalla saturazione del mercato, dalla concorrenza sempre più aspra e dalla forte pressione sui prezzi. Nel corso dell'anno intendiamo consolidare ulteriormente la nostra posizione di mercato (...) Parallelamente portiamo avanti la trasformazione della nostra azienda e perseguiamo sistematicamente gli obiettivi in materia di costi che ci siamo prefissati." L'offerta di posti di lavoro dovrebbe diminuire leggermente.

Ed è proprio sull'occupazione che i sindacati Syndicom e Transfair hanno subito reagito.

Per Syndicom la petizione  presentata al Consiglio federale e firmata da 4mila dipendenti dell'operatore – obiettivo, fermare i tagli al personale – “sta già dando i suoi primi frutti riguardo alla pianificazione del personale 2019 di Swisscom. Adesso tocca alla politica prendere sul serio le richieste dei dipendenti Swisscom”.

Da parte sua Transfair annota come “i prepensionamenti, la fluttuazione naturale, le misure del piano sociale e le disposizioni del nuovo Ccl permetteranno di attenuare gli effetti di queste ristrutturazioni. Ciononostante, la continua riduzione dei costi non può essere una strategia da perseguire a lungo termine. Le collaboratrici e i collaboratori di Swisscom, sottoposti a costanti pressioni, hanno il diritto di ascoltare discorsi positivi, ambiziosi e promettenti”.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE