Economia

Alto tasso di sopravvivenza per le neo imprese

L'83 per cento delle ditte è ancora attivo a un anno dall'apertura. Più vulnerabili le aziende con un addetto

(foto Ti-Press)
10 dicembre 2018
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Tasso di sopravvivenza alta fra le neo imprese. Dati alla mano, circa l'83% delle imprese sono ancora attive a un anno dalla loro creazione; dopo tre anni la percentuale scende al 62%. È quanto emerge dai risultati dello studio dell'Ufficio federale di statistica (Ust) sulla demografia delle imprese (Udemo) per il periodo 2013-2016. I tassi di sopravvivenza variano a seconda dell'attività economica. Sulla base dei dati Udemo attualmente disponibili, è possibile tracciare la coorte di nuove imprese create nel 2013 per tre anni, di quelle fondate nel 2014 per due anni e delle nuove imprese create nel 2015 per un anno.

Il tasso di sopravvivenza per le imprese nate nel 2013 dopo un anno è dell'83,9%, per quelle del 2014 è dell'82,1% e per quelle del 2015 è dell'83,0%. Le percentuali dopo due anni scendono al 70,9% per quelle fondate nel 2013 e al 68,7% (2014). Delle imprese create nel 2013 il 61,7% erano ancora attive dopo tre anni.

Tasso elevato per "sanità e servizi sociali"

A presentare i tassi di sopravvivenza più alti è il ramo "sanità e servizi sociali". In questo settore, se si considerano ad esempio le imprese create nel 2013, l’88,3% era ancora attivo nel 2014. Nel 2015 e nel 2016 - due e tre anni dopo - questa percentuale era rispettivamente del 79,7% e del 72,3%, valori nettamente superiori alla media svizzera.

La maggiore vulnerabilità tocca le imprese più piccole. Statisticamente, le imprese con un solo posto di lavoro hanno tassi di sopravvivenza nettamente inferiori a quelli di altre classi: per le aziende con "un addetto" fondate nel 2013 il tasso di sopravvivenza è dell’82,5% dopo un anno, mentre supera il 90% per le altre classi. Questa vulnerabilità della classe "un addetto" è confermata dai risultati della statistica sulle chiusure definitive di imprese che, a differenza di quella sui tassi di sopravvivenza, non considera solo le nuove creazioni, ma tutte le imprese. Infatti, l'83,8% delle 34'052 imprese che hanno definitivamente cessato l'attività nel 2014 erano imprese con un solo addetto.

Secondo la statistica, nel 2016 sono state fondate 39'125 imprese dal nulla, in diminuzione dell'1,0% (-401 unità) rispetto al 2015. Complessivamente erano attive 550'585 imprese con un totale di 4,3 milioni di addetti. L'83% delle imprese operavano nel settore terziario con circa il 75% degli addetti. La maggior parte delle imprese sono presenti nei settori professionali scientifici e tecnici (18%), nel commercio e riparazioni (14%) come anche in quello della sanità e servizi sociali (12%).

Per quanto riguarda il numero di dipendenti, a guidare la classifica è il ramo industria ed energia (circa il 17%), seguita da commercio e riparazioni (circa il 16%) e al terzo posto sanità e servizi sociali (circa il 13%). Le imprese del settore secondario sono in media più grandi di quelle del settore terziario (11,8 contro 7,0 dipendenti). Nel 2016 circa il 53% delle imprese attive in Svizzera avevano un solo addetto. Il 99,7% di tutte le imprese impiegavano meno di 250 persone. Le imprese con più di 10 dipendenti, che rappresentano circa l'11% del total, offrono circa il 76% dei posti lavoro in Svizzera. Tra le Grandi Regioni, quella del Lemano nel 2016 registrava il maggior numero di imprese (105'875, 19,2% del totale) seguita da Espace Mittelland (19,1%) e Zurigo (18,5%).

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