Economia

Equivalenza borsistica, no al prolungamento

Progressi insufficienti nelle discussioni fra Svizzera ed Unione Europea. Ueli Maurer sperava nel prosieguo per un ulteriore anno

Dombrovskis
28 novembre 2018
|

Le discussioni tra Svizzera e Unione europea al momento non hanno compiuto progressi sufficienti per prolungare il riconoscimento dell'equivalenza borsistica elvetica. È quanto afferma in una lettera il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis.

La missiva è stata inviata ieri all'eurodeputato tedesco Markus Ferber, vicepresidente della commissione parlamentare degli affari economici e monetari. Nel testo, l'ex primo ministro lettone dichiara che le trattative sull'asse Berna-Bruxelles non sono avanzate abbastanza da permettere un'estensione dell'equivalenza borsistica svizzera oltre dicembre 2018.

Contattato da Keystone-ATS, il portavoce del Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha fatto sapere di aver preso conoscenza della lettera e di attendere la decisione del Consiglio federale sulla protezione della borsa.

A inizio novembre, il ministro delle finanze Ueli Maurer aveva detto di contare sul prolungamento di un ulteriore anno dell'equivalenza concessa dall'Ue, in modo da guadagnare tempo per accordarsi su un accordo quadro istituzionale. Se Bruxelles non dovesse concederla, aveva aggiunto il membro dell'esecutivo, la Svizzera potrebbe reagire prendendo misure.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE