Economia

Procedimento contro la banca Ubs negli Usa

Il Dipartimento di giustizia ha denunciato la banca svizzera dopo il rifiuto di un accordo extragiudiziale sui subprime

(foto Ti-Press)
9 novembre 2018
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Il Dipartimento statunitense della giustizia (DoJ) ha annunciato questa notte di aver avviato un'azione civile ai danni di UBS, accusata di aver ingannato gli investitori proponendo loro titoli garantiti da prestiti ipotecari rischiosi, detti subprime.

In un comunicato il DoJ sostiene che UBS con queste operazioni ha contribuito a innescare la crisi finanziaria mondiale del 2008. Il procedimento è stato avviato dopo che la prima banca svizzera ha respinto una proposta di accordo extragiudiziale, che prevedeva il pagamento di una sanzione di circa 2 miliardi di dollari, secondo fonti vicine al dossier.

Il procuratore Richard Donoghue ha dichiarato che gli investitori hanno subito "perdite catastrofiche" perché la banca non ha rivelato tutti i rischi associati ai titoli ipotecari. Gli Stati Uniti accusano UBS di aver praticato una cultura aziendale che si concentrava sui profitti piuttosto che sulla piena trasparenza nei confronti dei clienti.

Prima di Ubs era toccato al altre banche

Da parte sua, UBS si è rifiutata di commentare l'azione legale e le relative trattative. Il gruppo aveva annunciato già mercoledì sera che si aspettava l'avvio di un procedimento giudiziario, affermando che le accuse della giustizia americana non erano suffragate da fatti o dalla legge e che il gruppo le avrebbe contestate "energicamente" nell'interesse dei suoi azionisti. La denuncia presentata ieri menziona, tra l'altro, un dipendente di UBS che nel 2006 si era lamentato con i suoi superiori dell'etica della banca, secondo cui "mentire è bene".

Negli ultimi anni, i tribunali americani hanno risolto controversie simili con Citigroup, Deutsche Bank, JPMorgan Chase & Co, Credit Suisse, Morgan Stanley, Goldman Sachs, Bank of America e Barclays. UBS è l'ultima banca globale che ancora non è riuscita a liberarsi dalla scomoda eredità dei subprime.

Dopo la crisi, le banche sono state accusate di aver ingannato gli investitori sulla qualità dei titoli garantiti da ipoteca, visto che i prestiti erano stati concessi a mutuatari che non avevano la capacità di rimborsarli. Le ipoteche si basavano inoltre su valutazioni esagerate del valore delle loro abitazioni.

UBS è all'origine di prestiti ipotecari residenziali americani (RMBS) per un valore di 1,5 miliardi di dollari: cifre ufficiali non sono note, ma la banca - quando il mercato immobiliare è crollato - avrebbe subito perdite stimate a 45 miliardi di dollari, per un investimento di 100 miliardi su un mercato globale di 5'000 miliardi. Questo fatto da solo contraddice la conclusione di una frode deliberata da parte di UBS, sostiene la banca.

UBS dispone di accantonamenti miliardari per controversie legali. A fine settembre i soldi messi da parte "per contenziosi, questioni regolamentari e simili" ammontavano a 2,31 miliardi. Ciò nonostante, esperti del ramo hanno ripetutamente giudicato che gli accantonamenti per il caso RMBS non sono sufficienti.

 

 

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