Credit Suisse, organico ridotto del 10% entro fine 2018

La ristrutturazione dell'entità elvetica di Credit Suisse prosegue come previsto. Avevamo lo scopo di raggiungere "una riduzione di 1600 posti in un triennio, pari all'incirca al 10% degli effettivi. Il processo dovrebbe essere concluso entro la fine dell'anno", dichiara il direttore generale della divisione Thomas Gottstein in un'intervista pubblicata oggi dall'Aargauer Zeitung, dove menziona altri temi, dalla forte concorrenza sul mercato ipotecario al sostegno a una licenza bancaria per PostFinance.

"Negli ultimi tre anni abbiamo ampiamente migliorato la nostra efficienza e fortemente ridotto le spese", precisa il Ceo, che si dice ottimista sul raggiungimento dell'obiettivo di un utile, prima della deduzione delle imposte, di 2,3 miliardi di franchi per l'insieme del 2018.

Dal 2015 ad oggi il numero di succursali è stato ridotto da 150 a 135. Nuove chiusure non sono all'ordine del giorno, indica Gottstein. Questa riduzione ha permesso alla divisione di acquisire "agilità": i processi decisionali infatti sono ormai più diretti e rapidi.

Clientela giovane e ipoteche

Il manager individua nella clientela giovane un potenziale di sviluppo. "Col nostro modello di salvadanaio digitale Digipigi, abbiamo raggiunto oltre 20'000 giovani in un anno". La concorrenza è sempre più feroce nel segmento delle ipoteche. I bassi tassi d'interesse spingono le assicurazioni e le casse pensioni a impegnarsi maggiormente in questo settore. La pressione sui margini risente anche dell'operato degli enti di comparazione delle prestazioni.

Sì a licenza bancaria per PostFinance

Il Ceo non si oppone a una privatizzazione di PostFinance, senza garanzia statale, e al fatto che alla società sia in seguito attribuita una licenza bancaria. Gottstein fa però notare che un tale passo implicherebbe la rinuncia a qualsiasi aiuto dello Stato per un aumento di capitale.