Economia

Il Bitcoin rischia di creare un disastro ambientale

Le criptovalute utilizzano troppa energia. Lo denuncia la Banca dei Regolamenti Internazionali, che esprime così altre perplessità sulle valute digitali

Ti-Press
18 giugno 2018
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Il Bitcoin e le criptovalute rischiano di creare un "disastro ambientale". A lanciare l'allarme è la Banca dei Regolamenti Internazionali (Bri) – la banca centrale delle banche centrali – mettendo nero su bianco le perplessità precedentemente espresse sulle valute digitali.

La bocciatura arriva nel giorno in cui Square – l'app di pagamenti guidata da Jack Dorsey – ottiene da New York la 'BitLicense', licenza con la quale può consentire ai suoi clienti nello stato di acquistare e vendere Bitcoin. Una notizia che mette le ali ai titoli Square, che aggiornano il loro record storico volando a 65,74 dollari, dopo essere saliti dell'80% dall'inizio dell'anno. Una corsa legata in parte proprio al Bitcoin intorno al quale l'interesse, anche se affievolito negli ultimi mesi, resta alto.

Il rapporto della Bri sulle criptovalute è però una doccia fredda sul mercato. La banca senza mezzi termini definisce il Bitcoin non sicuro e soggetto a un'eccessiva manipolazione. E lo accusa soprattutto di consumare troppa energia: ''L'utilizzo totale di energia elettrica per il mining di Bitcoin è pari a quello di economie di taglia media come la Svizzera. E anche altre criptovalute usano molta elettricità''. A renderlo inadeguato è anche la sua struttura decentralizzata, che - spiega la Bri - rappresenta un difetto fondamentale e non un punto di forza come in molti vogliono far credere. La Bri si spinge anche oltre e osserva come il software blockchain alla base del Bitcoin non potrebbe gestire l'ammontare delle transazioni sostenute dal sistema di pagamenti nazionale: ''i volumi di comunicazioni associate potrebbero far fermare internet''. E se non bastasse il suo valore è instabile e difficilmente questo 'ostacolo' potrà essere superato da protocolli migliori o da ingegneria finanziaria.

La cruda analisi della Bri arriva in un momento cruciale nella storia delle criptovalute, giunte secondo alcuni osservatori a un bivio. Mentre alcune grandi banche, quali Goldman Sachs, si affacciano al settore, la Sec lancia l'affondo sulle initial coin offering, le raccolte fondi effettuate con i token, al fine di evitare truffe. E proseguono allo stesso anche gli attacchi hacker nei confronti delle piattaforme di scambio, alimentando i dubbi sulla sicurezza delle criptovalute. Il futuro del Bitcoin sembra quindi ancora incerto.

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