Il vicepresidente della Banca nazionale svizzera Fritz Zurbrügg "non vede alcun motivo di recedere dalla politica dei tassi di interesse negativi"
Il franco rimane una valuta forte, anche se al momento è meno richiesta: lo sostiene il vicepresidente della direzione della Banca nazionale svizzera (BNS) Fritz Zurbrügg, che mette peraltro in guardia nei confronti di una "situazione tuttora fragile", che potrebbe velocemente cambiare e sfociare in un nuovo, rapido rafforzamento della moneta elvetica.
"La quotazione del franco svizzero rimane elevata: non vediamo alcun motivo di recedere dalla politica dei tassi di interesse negativi o di abbandonare la nostra disponibilità ad intervenire sul mercato", afferma Zurbrügg in un’intervista pubblicata oggi dalla Schweiz am Wochenende. A suo avviso al di là delle fluttuazioni di corto periodo occorre guardare la tendenza sul lungo termine: e a livello fondamentale la valuta svizzera è forte.
La BNS osserva inoltre con apprensione il mercato immobiliare. Nel settore della proprietà dell’alloggio la dinamica dei prezzi è un po’ rallentata, mentre nel ramo degli stabili da reddito sono stati registrati forti aumenti. In questo comparto i rischi di una sostanziale correzione sono cresciuti, fa notare Zurbrügg.