Economia

Investitori nervosi, Borsa svizzera perde il 2.36%

Listini nuovamente sotto pressione, si allungano i tempi per il recupero del mercato azionario dopo il crollo all'inizio della settimana

8 febbraio 2018
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Non è ancora tempo di ripresa per i mercati azionari: dopo il rialzo di ieri, i listini erano oggi nuovamente sotto pressione. Alla Borsa svizzera l’SMI ha ceduto il 2,36% a 8’763.11 punti, l’SPI il 2,41% a 10’103.56 punti.

"Il mercato non è ancora pulito. La correzione dovrebbe durare un altro po’", ha affermato un operatore citato dalla Reuters. "Gli investitori sono nervosi, nessuna traccia di rilassamento". L’indice di volatilità è salito fortemente.

Tra le blue chip oggi si è messa in evidenza Swiss Re, che ha guadagnato il 2,08% a 92.06 franchi. Ieri sera si è appreso che la banca giapponese Softbank è in trattative per acquistare una quota nel riassicuratore zurighese. L’istituto nipponico potrebbe comprare fino a un terzo della società per 10 miliardi di dollari. Secondo Swiss Re, le trattative sono ancora a uno "stadio precoce. La conclusione di un accordo rimane aperta. Al momento non sussiste alcuna certezza concernente le condizioni".

Si è invece indebolita sempre più Zurich (partita con un balzo di oltre il 4% per chiudere a -0,36% a 300.50 franchi) dopo aver presentato un utile netto in calo del 6% a 3 miliardi di dollari per l’esercizio scorso, una cifra comunque nettamente superiore alle attese. Il terzo titolo assicurativo, Swiss Life, ha perso il 2,50% a 332.10 franchi. Pesanti anche i bancari: UBS ha perso il 3,21% a 17.51 franchi, Credit Suisse il 4,00% a 16.43 franchi e Julius Bär il 3,22% a 60.08 franchi.

Ma sotto pressione è stata soprattutto ABB (-6,71% a 23.07 franchi), l’altra blue chip che ha pubblicato oggi i risultati 2017, con le cifre relative al terzo trimestre che hanno deluso le aspettative degli analisti. Il gruppo industriale in trasformazione ha registrato un utile netto in crescita del 17% su base annua a 2,21 miliardi di dollari. Tra gli altri ciclici Geberit ha ceduto il 2,93% a 414.10 franchi, Sika pure il 2,93% a 7’450.00 franchi, Adecco il 2,83% a 71.30 franchi, LafargeHolcim il 2,39% a 53.02 franchi e

Tra i pesi massimi difensivi Nestlé ha lasciato sul terreno il 2,46% a 76.10 franchi, Novartis il 2,57% a 78.14 franchi e Roche l’1,34% a 217.45 franchi. Quanto agli altri titoli, Lonza ha perso il 4,25% a 229.70 franchi, SGS il 2,91% a 2’335.00 franchi, Givaudan il 2,47% a 2’095.00 franchi, Swisscom l’1,96% a 496.30 franchi, Swatch pure l’1,96% a 400.60 franchi e Richemont lo 0,86% a 85.00 franchi.

Nel mercato allargato da segnalare il balzo di Emmi (+6,76% a 734.50 franchi) dopo i conti annuali. In rialzo anche Molecular Partners (+0,77% a 26.30 franchi), che pure ha presentato oggi le cifre relative al 2017.

In calo invece LEM (-3,45% a 1’512.00 franchi) in seguito ai risultati dei primi nove mesi e Leonteq (-2,69% a 57.90 franchi) dopo quelli dell’intero esercizio, così come Bell (-2,65% a 423.00 franchi ) dopo il via libera della Commissione europea al rilevamento di Hügli (-0,22% a 912.00 franchi). Invariata a 1.36 franchi Von Roll, che ha annunciato la vendita di una parte delle attività nel comparto idrico e Banca Cler (invariata a 42.70 franchi) dopo il bilancio 2017.

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