Per la prima volta l’azione di Credit Suisse è scesa oggi in borsa sotto i 10 franchi: poco dopo l’apertura del mercato di Zurigo il titolo è stato scambiato a 9,91 franchi, segnando un nuovo record negativo.
Dall’inizio dell’anno l’azione ha perso oltre la metà del suo valore (-52%), con un indice generale Smi che è arretrato di circa il 10%. Nel 2007 – prima della crisi finanziaria – valeva 96 franchi, due anni dopo ancora 61 franchi.
Tutte le banche soffrono ormai da mesi per le incertezze globali e i bassi tassi di interesse, che sollevano importanti interrogativi sulla possibilità di generare ricavi. Il movimento al ribasso è in questi giorni accentuato inoltre dalle incognite relative alla Brexit e dai problemi con cui sono confrontati gli istituti italiani.
Credit Suisse sta comunque subendo questa fase negativa in modo ancora più marcato che altri istituti: a titolo d’esempio Ubs ha perso dall’inizio dell’anno "solo" il 37%. Gli investitori sembrano non gradire quanto sta facendo presso Credit Suisse il Ceo Tidjane Thiam: dal nuovo presidente della direzione, in carica da esattamente un anno, ci si aspettava di più. (Ats)