Dib. Elettorale

No ai comportamenti sessisti

11 marzo 2019
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Al giorno d’oggi si parla sempre di più di sessismo, un orribile fatto denigratorio indirizzato (soprattutto) alle donne. Per fortuna ci viene spiegato sempre più spesso cosa sia e cosa si possa fare contro questa piaga sociale. Però, purtroppo, i fatti concreti sono pochi e assolutamente non sufficienti. Un esempio è l’introduzione della parità salariale tra i due sessi, ma tutti sappiamo che purtroppo la realtà non coincide perfettamente con questa regola, ossia le donne per il medesimo lavoro guadagnano di meno. Guadagnare di meno è mettere in obbligo le donne a dover stare a casa, perché tanto il loro lavoro remunerato non vale il giusto. E perché devono essere esclusivamente le donne ad occuparsi dei bambini e della casa? Le persone di sesso maschile non sono in grado? Anzi, secondo me gli uomini potrebbero perfettamente accollarsi una parte di tutti i lavori domestici e anche l’occuparsi dei bambini. Sicuramente ci sono uomini che lo fanno e per questo impegno devono essere ringraziati. Purtroppo, però, il lavoro che viene fatto dalle donne in casa le mette di nuovo in inferiorità, in quanto non è considerato come un vero lavoro e non viene remunerato da nessuno. Anche per questo motivo non è la sola donna a doversi sobbarcare i lavori domestici, ma la coppia.
Secondo me siamo arrivati al punto nella storia in cui ci debba assolutamente essere una svolta affinché i comportamenti sessisti vengano estirpati. Evidentemente dalle due parti ci deve essere la volontà di collaborazione e la volontà di migliorare le cose. Purtroppo, la mentalità che abbiamo deriva da un passato in cui la donna valeva ancora meno di oggi, però si possono cambiare queste cose. Se si comincia a cambiare il nostro pensiero e di conseguenza le nostre azioni si può arrivare abbastanza in fretta a un cambiamento forte e positivo. In più se si educano i bambini che non ci sono lavori “da femmina” o “da maschio” e nemmeno i giochi suddivisi in queste categorie il mondo cambierà in fretta. Non è vero che le bambole sono una prerogativa delle bambine: anche i bambini possono cominciare ad allenarsi a prendere in braccio una bambola e a cambiarle il pannolino (e magari diventare educatori in un asilo nido) e le bambine hanno il diritto di voler giocare ai pompieri, per poi magari effettivamente salvare delle persone in questo modo.
Gli stereotipi non devono mettere in cattiva luce nessuno.
In guisa di conclusione, accuso chi non rispetta l’altro e che attraverso gli stereotipi pensa di mettere una persona in inferiorità siccome non appartiene al sesso forte e quindi considerato meno propenso ad avere dei diritti uguali.

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