Dib. Elettorale

A proposito di Argo1

18 febbraio 2019
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Reagisco all’interessante commento di Matteo Caratti a proposito di Argo1, proponendo qualche considerazione ulteriore. La cultura del sospetto aiuta a formulare domande, non necessariamente risposte; molto spesso in effetti pasticci e storture dipendono da superficialità, scarsa attenzione ai problemi ed alle conseguenze, piuttosto che da coscienti e pianificate pratiche illecite, magari anche di rilevanza penale. Ciò non toglie tuttavia spazio allo sdegno ed alla necessaria volontà di monitorare e riportare le cose entro giusti binari, soprattutto trattandosi di amministrazione pubblica. Trovare capri espiatori o sbattere i mostri in prima pagina non risolve granché e le punizioni, anche quando arrivano, colpiscono a cose fatte, troppo tardi. Non basta poi voltar pagina e passare al prossimo scandalo. A mio modo di vedere occorrerebbe tornare a privilegiare qualità rispetto a quantità. È in effetti giusto monitorare efficacia ed efficienza, ma non basandosi sempre e solo su numeri. Credo in particolare che il tentativo attuale di rigore finanziario attraverso il motto “fare di più con meno” abbia raggiunto un po’ ovunque la soglia critica per cui abili e mediocri si ritrovano ormai tutti nella medesima condizione di far male, mai abbastanza, mai per tempo. Il problema però è dei vertici, non di chi quotidianamente si mette all’opera. Nel settore pubblico, quantomeno, la soluzione di queste storture richiede non solo attenzione ma concreta azione politica. Non si può più restare a guardare: occorre agire. Altrimenti, come si suol dire, finita la festa, gabbato lo santo.

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