Cinema

È morto Bob Rafelson, regista e produttore della New Hollywood

Anticonformista, diresse ‘Il postino suona sempre due volte’ e ‘Cinque pezzi facili’, e produsse ‘Easy Rider’

1933-2022
25 luglio 2022
|

Hollywood piange il ribelle Bob Rafelson, il cui nome come regista è legato a ‘Il postino suona sempre due volte’ e ‘Cinque pezzi facili’ ma anche, in qualità di produttore, al fenomeno culturale intitolato ‘Easy Rider’. Nato il 21 febbraio 1933 ad Aspen, nel Colorado, Rafelson studia filosofia, poi si arruola nell’esercito (di stanza in Giappone, fu dj e traduttore di film giapponesi). Un impiego come editor di storie nella serie tv ‘Play of the Week’, poi quello come produttore associato in programmi televisivi e film presso Universal Pictures e Screen Gems. Messosi in proprio, insieme al collega produttore Bert Schneider, nel 1965 è la metà della Raybert Productions (più tardi Bbs Productions), il cui primo progetto è una serie televisiva su un gruppo rock ’n’ roll creato a tavolino, The Monkees, che valse ai due produttori l’Emmy Award 1967 come miglior serie comica. E proprio Micky Dolenz, l’ultimo membro sopravvissuto dei Monkees – che nel 2021 avevano perso Michael Nesmith, autore delle hit del gruppo – in queste ore ha ricordato di quella parte che gli cambiò la vita.

Il successivo progetto, che segnò il debutto di Rafelson come regista, fu ‘Sogni perduti’ (1968), un lungometraggio con i Monkees scritto insieme all’amico Jack Nicholson, che diventerà un punto fermo della sua filmografia. Ma tra le grandi produzioni della Raybert Productions c’è il suddetto ‘Easy Rider’, diretto da Dennis Hopper, migliore opera prima a Cannes 1969; primo progetto della Bbs è invece ‘Cinque pezzi facili’ (1970), secondo lungometraggio di Rafelson, quattro candidature agli Oscar: miglior film, miglior attore a Jack Nicholson, miglior attrice non protagonista a Karen Black e miglior sceneggiatura originale. Per un nuovo successo commerciale bisognerà attendere una decina d’anni: del 1981 è ‘Il postino suona sempre due volte’, ulteriore capitolo della fruttuosa collaborazione con Nicholson, che già includeva ‘Il re dei giardini di Marvin’ (1972), e includerà ‘La gatta e la volpe’ (1992) e ‘Blood and Wine - Sangue e vino’ (1996). "Era parte della mia famiglia", scrive Nicholson commemorando l’amico scomparso.

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE