Museo d’arte

I grandi del jazz improvvisano su A.R. Penck

L’artista tedesco fu anche batterista: il quartetto Moroni-Bosso-Fioravanti-Ballard improvvisa su di lui il 19 dicembre per la retrospettiva di Mendrisio

Un estratto da ‘The Battlefield’, 1989 (ProLitteris, Zürich)
27 ottobre 2021
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Così come accaduto per la mostra di Sergio Emery, anche per l’esposizione dedicata ad A.R. Penck il Museo d’arte Mendrisio propone un appuntamento di ‘Jazz in mostra’, formula che vede musicisti virtuosi interagire con le opere esposte. Il 19 dicembre alle 17, l’iniziativa è applicata ad A.R. Penck, la cui retrospettiva a Mendrisio si è aperta domenica 24 ottobre. L’artista tedesco non fu solo pittore, scultore, disegnatore e teorico ma si mosse anche all’interno della scena jazz underground in qualità di batterista, affascinato dall’improvvisazione e dal linguaggio jazzistico. Per rendere omaggio a questo lato di Penck, il Museo d’arte Mendrisio apre le porte a Fabrizio Bosso (tromba), Dado Moroni (pianoforte), Riccardo Fioravanti (contrabbasso) e Jeff Ballard (batteria) dapprima a improvvisazioni individuali nelle sale del museo, e poi riuniti nel concerto che li vedrà per la prima volta insieme in questa formazione inedita: posti limitati, prenotazione consigliata chiamando lo 058 688 33 50 o via email scrivendo a museo@mendrisio.ch

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