Spettacoli

Moon&Stars con meno plastica e più volontari

Alla loro terza edizione, gli organizzatori di Energy cercano la massima collaborazione con le realtà locali

foto Moon&Stars
21 giugno 2019
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È «il festival open air più carino della Svizzera, anche se gli altri forse non saranno d’accordo» ha esordito l’organizzatore Dani Büchi in un volenteroso italiano – che riuscirà a mantenere per una buona metà della conferenza stampa. Uno dei tanti segni di una collaborazione sempre più ricercata da parte del gruppo Energy, che da tre anni organizza Moon&Stars, con le realtà locali.
Perché se il pubblico viene in maggioranza dalla Svizzera tedesca – stando ai dati forniti, i ticinesi meno del 10 per cento – Locarno non può fare a meno di Moon&Stars, uno dei grandi eventi su cui la città ha puntato, come ha rammentato il sindaco Scherrer.

La parola d'ordine è quindi appianare contrasti e criticità.
La questione dell’eccessivo impatto sonoro in Largo Zorzi – dove si trova la Food & Music Street con il palco gratuito di Piazza Piccola – dovrebbe essere risolta; diverso il discorso per la Città vecchia che continuerà a essere tagliata fuori dalle animazioni di Moon&Stars. Altro tasto dolente, il rapporto con i ristoratori locali con cui gli organizzatori hanno cercato di collaborare maggiormente, ideando anche biglietti speciali con cena inclusa. Senza dimenticare l’indotto di Moon&Stars: stando ai dati forniti da Dani Büchi in una bella slide di PowerPoint, la manifestazione porta sul territorio 1,4 milioni di franchi che salgono a 60 con l’indotto, in maggioranza nel settore alberghiero e paralberghiero. Per quanto riguarda l’ecologia, il festival ridurrà l’impiego di plastica con bicchieri riutilizzabili.
Ultima polemica, il bando per volontari che sui social media ha indignato alcuni. «Ma per una decina di critici c’erano molti di più che si dicevano interessati» ha precisato Büchi, puntualizzando come tutti i festival musicali facciano ricorso a volontari. Giovani che, a fronte di un lavoro «anche di 8, 9 ore» possono godersi il concerto e vivere il festival dietro le quinte.

Le stelle di Piazza Grande

Non se ne è parlato granché, in conferenza stampa, ma qualche riga dedichiamola, al programma di Moon&Stars 2019.
Partenza transfrontaliera l'11 luglio con lo svizzero Bastian Baker seguito da Eros Ramazzotti. Italiana, ma di tutt'altro genere, anche la serata del 12 con la trap di Sfera Ebbasta, seguita dall’R&B dello statunitense Jason Derulo inframmezzati da un altro svizzero, Luca Hänni. Ultimo contributo del Belpaese a Moon&Stars, i tre di Il Volo che il 13 divideranno il palco con la cantautrice britannica Emili Sandé, già ospite l'anno scorso. Il 14 luglio, festa nazionale francese, si va di musica tedesca con Nena, Andreas Bourani e Max Giesinger. Poi, lunedì 15 statunitense con Christina Aguilera e Aloe Blacc; mercoledì britannico con Liam Gallagher e gli Snow Patrol.
Ultimo fine settimana rossocrociato con venerdì 19 luglio Lo & Leduc (quelli della hit ‘079’), Stefanie Heinzmann e Marc Sway, mentre domenica 21 avremo i bernesi Patent Ochsner con Stephan Eicher. In mezzo, sabato 20 luglio, Joss Stone e i Jamiroquai.

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