Spettacoli

Cannes al via: Jarmusch presenta 'I morti che non muoiono'

Alejandro Gonzalez Inarritu, presidente della giuria: 'Il cinema con il suo potere liberatorio può cambiare il mondo'

Il nuovo fil di Jarmusch all'apertura del festival
(Keystone)
14 maggio 2019
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ll cinema "con il suo potere liberatorio dell'immagine", il cinema come "esperienza che può cambiare anche il mondo": è una dichiarazione d'amore ad un mezzo di libertà senza confini quella del regista messicano Alejandro Gonzalez Inarritu, presidente della giuria alla cerimonia di apertura che ha dato il via alla 72esima edizione del festival di Cannes.
Inarritu ha emozionato la platea del Grand Theatre Lumiere sottolineando la fatica, la responsabilità e l'impegno nel giudicare i film degli altri. "Essere in selezione qui, prendere un premio è qualcosa che cambia la vita di un cineasta e so quanto sarà complicato scegliere. Per fortuna ho il privilegio di avere un gruppo di colleghi così differenti con cui confrontarmi". In sala c'erano Bill Murray, Adam Driver, Selena Gomez, Tilda Swinton e il resto del cast della commedia-horror di Jim Jarmusch, una storia di zombie molto contemporanea intitolata 'I morti non muoiono', che ha aperto in concorso l'edizione 2019.

"E' un privilegio essere qui in un festival così importante per me, per il mio amore per il cinema e per il mio mestiere di cineasta", ha proseguito Inarritu dopo che un lungo video ha ricordato al pubblico (anche quello che ha seguito la diretta della cerimonia nelle 600 sale in Francia) i suoi film, da Amores Perros a 21 grammi, da Babel a Biutiful, da Birdman a The Revenant. Con lui la giuria al completo con Alice Rohrwacher e Elle Fanning, l'attrice americana di 21 anni che ha il record di essere la più giovane giurata della storia del festival. E Maimouna N'Diaye, Kelly Reichardt, Enki Bilal, Robin Campillo, Yorgos Lanthimos, Pawel Pawlikowski.

All'inizio della cerimonia con un video è stato reso omaggio ad Agnes Varda, la regista francese scomparsa a marzo e la cui immagine giovane nel film di debutto è il simbolo di questa
72esima edizione. In sala c'erano il figlio Mathieu Demy e Rosalie Varda con il ministro della Cultura francese Franck Riester. L'attore di teatro Edouard Baer ha condotto la serata snella e senza intoppi, essenziale e senza sorprese nel classico stile cannense. Charlotte Gainsbourg in abito cortissimo zebrato e Javier Bardem hanno dichiarato aperto il festival.

 

Gli Zombie di Jim Jarmusch siamo noi

La terra non sta affatto bene e questo vale anche per gli zombie de 'I morti non muoiono' di Jim Jarmusch che non hanno né dignità di mostri, né sono troppo diversi dai vivi. Anzi. Appena risorti, oltre alla voglia di carne cruda, hanno le stesse passioni di sempre: smartphone di ultima generazione, Xanax contro gli attacchi di panico e Chardonnay da bere.  Questa l'apertura della 72esima edizione del Festival di Cannes nel segno della commedia horror d'autore, ma con cast stellare: Bill Murray, Adam Driver, Tilda Swinton, Chloe Sevigny, Steve Buscemi, Danny Glover, Caleb Landry Jones, Rosie Perez, Iggy Pop, Selena Gomez, RZA, Sara Driver, Austin Butler, Luka Sabbat, Eszter Balint, Carol Kane e Tom Waits.

Ci troviamo nella tranquilla cittadina di Centerville, nella profonda provincia americana: un posto di polizia, qualche casa, un ferramenta e poco altro. Ma c'è qualcosa di strano nell'aria. La luce del giorno si manifesta quando vuole e gli animali cominciano ad avere strani comportamenti: spariscono o sono aggressivi (i gatti, in particolare, diventano tigri). Il fatto è che la Terra non è più in asse, come dicono ossessivamente i tg, dopo che, per cercare il petrolio, gli uomini hanno trivellato il Polo Nord.  Il disincantato capo della polizia Cliff Robertson (Murray) e il suo vice, silenzioso e a volte spettrale, Ronnie Peterson (Driver), due poliziotti capaci di lunghi silenzi, si recano nei boschi per chiedere all'eremita Bob (Tom Waits) informazioni sulla scomparsa di alcuni animali della fattoria appartenenti al sovranista Farmer Miller (Steve Buscemi). Tutto inizia così, lentamente, tra mille presagi vissuti da questi due poliziotti ammantati dai tempi lunghi di provincia. E questo fino a quando i morti escono davvero dalle loro tombe e attaccano selvaggiamente i vivi per nutrirsi.

Tra i personaggi fuori di testa di questo film quello interpretato da Tilda Swinton, che torna per la quarta volta a lavorare con Jarmusch. Questa volta veste i panni di Zelda Winston, proprietaria di un'agenzia di onoranze funebri dall'accento scozzese. Una donna che, tra l'altro, pratica Iaido (arte giapponese dell'estrazione della spada) per cui sa come trattare gli zombie sensibili solo alla decapitazione, tanto più
se viene da una katana.

Va detto che per Jim Jarmusch l'incontro con l'horror non è nuovo se si considera che già nel 2013 aveva messo mano a un precedente vampiresco dal titolo 'Solo gli amanti sopravvivono'. Vero tormentone musicale del film, che sarà in sala con Universal dal 13 giugno, The Dead Don't Die di Sturgill Simpson, un country songwriter coinvolto direttamente da Jarmush per scrivere una canzone con questo titolo e che avesse il sapore di un brano country anni sessanta. 

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