Spettacoli

La morte di Bruno Ganz e i suoi 'cattivi' che brillavano di umanità

Scomparso a Zurigo all'età di 77 anni il grande attore svizzero sarà ricordato per interpretazioni straordinarie quali Hitler ne 'La caduta'.

17 febbraio 2019
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L'attore svizzero Bruno Ganz è morto venerdì a Zurigo all'età di 77 anni. Era malato di cancro. Lo ha annunciato la sua agente Patricia Baumbauer. Ganz è spirato alle prime luci dell'alba, era attorniato dalla sua famiglia più stretta, ha indicato Baumbauer, precisando che l'attore ha "lavorato intensamente e con gioia ai progetti fino all'ultimo". Nel luglio 2018 i medici gli avevano scoperto un carcinoma all'intestino: per questo motivo Ganz ha dovuto rinunciare a un ruolo nel "Flauto magico" di Mozart in scena al Festival di Salisburgo. È stato sostituito da Klaus Maria Brandauer. Informato del decesso dell'attore, il consigliere federale Alain Berset ha affermato: "Anche nei ruoli più cattivi Bruno Ganz e i suoi personaggi brillavano sempre di umanità. Questo è ciò che ha resto il suo lavoro così significativo: era eterogeneo e quindi sconvolgente. (...) Teatro e cinema perdono così uno dei principali attori svizzeri". Alla Keystone-ats, Berset ha indicato che Ganz "non ha recitato i suoi ruoli, li ha vissuti. Durante i miei contatti con lui ho incontrato una grande persona che ha condotto una vita intensa, con tutti i rischi e le opportunità che ciò comporta. La coesione della nostra società era un tema che gli stava molto a cuore".

La vita e l'arte cinematografica

Nato a Zurigo nel 1941 - il padre era un operaio svizzero, la madre era italiana - Bruno Ganz arriva in Germania nel 1962 dove ha i suoi primi ingaggi al Junges Theater Göttingen e al Theater am Goetheplatz di Brema. Nel 1967 conosce Peter Stein con cui realizza numerosi progetti teatrali. In seguito è assunto allo Schauspielhaus di Zurigo. Lavora con prestigiosi registi teatrali come Peter Zadek, Peter Stein, Claus Peymann, Klaus Michael Grüber, Luc Bondy e Dieter Dorn. Dalla metà degli anni Settanta si fa conoscere al grande pubblico interpretando numerosi film, tra cui "L’amico americano" e "Il cielo sopra Berlino" di Wim Wenders. Nel 1991 è accanto a Otto Šimánek nel film "Sázka - Die Wette" del regista Martin Walz. Nel 2004 interpreta Adolf Hitler nel film "La caduta" prodotto da Bernd Eichinger. La sua straordinaria interpretazione gli vale una nomination al Premio del cinema europeo nel 2004. Nel 2010 riceve l’European Film Academy Lifetime Achievement Award.

Ganz è noto e apprezzato per la sua partecipazione a numerose produzioni nazionali e internazionali. Diversi film che ha interpretato gli sono valsi il Premio del cinema svizzero. Nel 2000 gira con Silvio Soldini "Pane e tulipani" per il quale nel 2001 gli è stato assegnato il Premio del cinema svizzero come miglior interprete. Nel 2006 recita in "Vitus" del regista Fredi M. Murer, che ha ricevuto il Premio del cinema svizzero come miglior lungometraggio nel 2007. Nel 2017 Ganz è stato premiato come migliore interprete maschile per il ruolo di Arthur Bloch in "Un juif pour l'exemple", del regista Jacob Berger. Nello stesso anno gli è stato attribuito il Premio d'onore del cinema svizzero, riconoscimento alla carriera. L'ultima interpretazione era stata lo scorso anno, quando aveva recitato in "La Casa di Jack" di Lars Von Trier.

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