Spettacoli

Al posto del palco, un lungolago

Presentata 'La Quairmesse', manifestazione che sostituirà dopo 25 anni 'Palco ai giovani'

24 gennaio 2019
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Niente più concorso di band della Svizzera italiana, ma un festival non competitivo aperto a tutte le realtà musicali elvetiche. Con nuovi spazi, durante l’anno, per i gruppi locali. Nel 1994 andavano ancora forte, le cassette. Poi il temporaneo trionfo dei Cd, presto sostituiti dai lettori mp3 – a loro volta sostituiti dagli smartphone –, e YouTube, lo streaming… la musica è cambiata, in 25 anni, per chi la ascolta e anche per chi la fa. E Palco ai giovani, la manifestazione musicale dedicata alle band emergenti ticinesi, si è adeguato, mutando formula (all’inizio non c’era competizione), arricchendosi di una Winter Session… finché non è arrivato il momento di cambiare tutto – compreso, come si dirà, il nome. Poi è un cambiare tutto per non cambiare niente, nel senso che lo spirito resta sempre quello di un sostegno “dal basso” alla scena musicale locale, come ci spiega Olmo Giovannini della Divisione eventi e congressi della Città di Lugano, promotrice di Palco ai giovani, prima, e di La Quairmesse, adesso: è questo il nuovo nome scelto, una sorta di fusione tra kermesse (che è anche come andrebbe pronunciata la parola) e quai, il lungolago al quale alla Divisione eventi sono evidentemente molto affezionati (vedi Longlake). Era proprio necessario un nuovo nome? Sì, e per due motivi. Il primo, ci spiega Giovannini, è che La Quairmesse avrà una dimensione svizzera, aperta ad artisti e gruppi provenienti da tutto il Paese. La Quairmesse sarà un luogo dove le realtà musicali ticinesi potranno incontrare e dialogare con le realtà provenienti dalle altre regioni linguistiche. Una dimensione, quella dello scambio tra gruppi, che Palco ai giovani aveva perso negli ultimi anni e che si vuole recuperare. Ma per richiamare band di Zurigo, Basilea o Ginevra era necessario un nome che non fosse “solo italiano”, per quanto si sia mantenuta una certa “latinità” con l’articolo e il riferimento al ‘quai’. Conseguenza di questa apertura è la scomparsa della competizione: difficile pensare di mettere “uno contro l’altro” gruppi e artisti che si vogliono eterogenei per provenienza, stili, età. Ma – e con questo arriviamo al secondo motivo del cambio di nome – a prendere il posto di Palco ai giovani non è solo La Quairmesse, festival di due giorni che si inserisce in un progetto più ampio che include le serate Open Mic e una serie di concerti ‘Locals’ allo Studio Foce. Insomma, a seconda del livello di maturità raggiunto, un artista emergente ha a disposizione una serata a microfono aperto, un concerto al Foce o uno dei palchi di La Quairmesse. Come si vede, si tratta di un progetto articolato, sul quale la Divisione eventi ha ben riflettuto. È nondimeno una bella sfida, soprattutto per quanto riguarda l’apertura Oltregottardo.

I dettagli

Queste le linee generali. Poi ci sono i dettagli: il nuovo evento si svolgerà il 17 e 18 maggio su tre palchi all’aperto: piazza Manzoni, Rivetta Tell e Mojito. Le selezioni, come detto, sono aperte ad artisti provenienti da tutta la Svizzera e di tutti i generi musicali, anche se per ogni serata è prevista una “quota nostrana”, riservata ad artisti della Svizzera italiana. Per candidarsi c’è tempo fino al 4 marzo: per farlo occorre avere un profilo aggiornato sul portale Mx3 – la piattaforma svizzera di riferimento nel settore – e aver prodotto almeno quattro brani dal 2016. Info: mx3.ch/stages/laquairmesse. Il programma sarà annunciato il prossimo aprile.

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