Spettacoli

Bublé dice addio: ‘Il male di mio figlio mi ha cambiato’

Il crooner canadese lascia la musica con 'Love', ultimo disco in uscita il 16 novembre. La svolta, il cancro al fegato che colpì Noah, tre anni, ora guarito

15 ottobre 2018
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Un’esperienza che lo ha cambiato a fondo, al punto da fargli scegliere di lasciare la musica. Questa la decisione di Michael Bublé, che si appresta a far uscire il suo nuovo (e ultimo) disco. Già a fine 2016 il crooner canadese aveva annunciato che al figlio Noah di tre anni era stato diagnosticato un cancro al fegato e che avrebbe annullato ogni impegno professionale. Nel frattempo il piccolo è guarito e sono nati altri due figli, ma il dramma della malattia ha cambiato per sempre la percezione della vita da parte di Bublé, che in un’intervista al Daily Mail’s Weekend ha annunciato il ritiro definitivo dalle scene. ‘Love’, in uscita il 16 novembre, anticipato dal singolo ‘Love you anymore’, sarà dunque l’album di addio.

«Questa è la mia ultima intervista, poi andrò in pensione», ha detto Bublé, 43 anni, raccontando di aver pensato di morire quando ha scoperto la malattia del figlio. Lui e la moglie, la modella-attrice Luisana Lopilato, hanno affrontato tutto insieme, sono diventati genitori anche di Elias, 2 anni, e Vida, nata due mesi fa. Ma l’esperienza, ha rivelato Bublé, «mi ha fatto rimettere tutto in discussione, ha cambiato la mia percezione della vita», per cui «non ho più il fegato per andare avanti». E ha aggiunto: «Non so neanche se riuscirò a terminare questa conversazione senza piangere. E non ho mai perso il controllo delle mie emozioni in pubblico. Ho realizzato l’album perfetto e ora posso lasciare davvero al top della carriera». ‘Love’ uscirà fra poco più di un mese su etichetta Reprise Records. Il disco, che lo stesso artista canadese ha definito il suo «più romantico di sempre», raccoglie alcuni classici del repertorio americano, da ‘When i Fall in Love’ a ‘My Funny Valentine’, oltre ad alcuni inediti. «Ho ricevuto molti doni dalla vita – aveva spiegato Bublé qualche giorno prima –, uno di questi è la responsabilità di mantenere queste canzoni in vita per le generazioni future. E mi assumo questa responsabilità molto seriamente. Ho voluto creare una serie di brevi storie cinematografiche per ogni canzone che ho scelto, in modo da farle vivere individualmente. Sono orgoglioso del risultato».

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