Spettacoli

Si è spento Carlo Vanzina

Il regista italiano, conosciuto anche per il genere cinepanettone, è deceduto all'età di 67 anni a Roma per malattia

Carlo Vanzina (foto: Wikipedia)
8 luglio 2018
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Carlo Vanzina si è spento a Roma dopo una "lotta lucida e coraggiosa contro la malattia", si legge nella nota della famiglia. Nato il 13 marzo del 1951 a Roma, Vanzina era figlio di Steno, Stefano Vanzina e assieme al fratello Enrico, aveva formato una fortunata coppia cinematografica. Da giovanissimo aveva affiancato come assistente Mario Monicelli nelle riprese di due film: ’Brancaleone alle crociate’ (1970) e ’La mortadella’ (1971).

Il debutto come regista arriva nel 1976 con "Luna di miele in tre" che vede come protagonista Renato Pozzetto nelle vesti di uno sprovveduto cameriere. A questo primo film, segue "Figlio delle stelle" (1979) con Alan Sorrenti. Oltre all’attività di regista, Vanzina si è dedicato anche a quella di talent scout, scoprendo tra gli altri personaggi come Jerry Calà, Diego Abatantuono e la coppia Boldi-De Sica. Proprio con Abatantuono si è creato un sodalizio che ha dato i suoi frutti in pellicole come "Viuuulentemente mia", "Eccezziunale...veramente" e "Il ras del quartiere".

Nel 1982 Vanzina lancia "Sapore di mare" con Jerry Calà, Virna Lisi e Isabella Ferrari, ambientato a Forte dei Marmi in Versilia. L’anno successivo viene girato anche il sequel "Sapore di mare 2 – Un anno dopo", ma Vanzina e il fratello Enrico si occupano solo del soggetto, la regia infatti è affidata a Bruno Cortini. Nel 1983 arriva il primo film con ambientazione natalizia, genere ribattezzato ’cinepanettone’, "Vacanze di Natale". E il filo conduttore della vacanza e del viaggio è presente in molti altri film che vedono come protagonista la coppia Boldi-De Sica.

Oltre al genere comico, Carlo Vanzina tenta di sperimentare anche altri tipi di cinema, come il thriller con la pellicola "Sotto il vestito niente" (tema ripreso dal regista in "Sotto il vestito niente – L’ultima sfilata" del 2011), i film di costume con "Via Montenapoleone" (1986, con Luca Barbareschi), il poliziesco con "Tre colonne in cronaca" (1990) e ancora la commedia sentimentale con "Amarsi un po’" (1984), e "Questo piccolo grande amore" (1993) con un giovanissimo Raoul Bova alla sua prima esperienza cinematografica. All’inizio del 2000 omaggia una delle pellicole paterne più famose decidendo di girare un remake di "Febbre da cavallo" (del 1976). Realizza così "Febbre da cavallo 2 – La mandrakata" (2002) con protagonisti Nancy Brilli, Gigi Proietti e Enrico Montesano, questi ultimi protagonisti anche del film di Steno insieme ad Adolfo Celi e Catherine Spaak.

Si occupa di televisione firmando la regia delle due serie "Anni ’50" e "Anni ’60" (1989) e delle quattro di "Un ciclone in famiglia" con Massimo Boldi e Barbara De Rossi. La sua attività di regista e sceneggiatore continua negli anni seguenti con grande intensità: nel 2003 gira "Il pranzo della domenica", e nel 2005 "Il ritorno del Monnezza" con Claudio Amendola nel ruolo del commissario portato al successo da Tomas Milian in numerosi film polizieschi degli anni Settanta. L’ultima fatica cinematografica di Vanzina è "Caccia al tesoro" del 2017 con Vincenzo Salemme, Serena Rossi, Carlo Buccirosso, Max Tortora, Christiane Filangieri e Gennaro Guazzo.

Ha lavorato con quasi tutti i più importanti attori italiani Diego Abatantuono, Gian Maria Volonté, Sergio Castellitto, Renato Pozzeto, Paolo Villaggio, Gigi Proietti, Enrico Montesano, Vincenzo Salemme, Christian De Sica, Massimo Boldi, Enrico Brignano, Michele Placido, Virna Lisi, Monica Vitti, Monica Bellucci, Anna Foglietta e tanti altri. Ha diretto anche molti grandi attori internazionali Faye Dunaway, Rupert Everett, Carol Bouquet, Elliot Gould, Jean Rochefort, Leslie Nielsen, Susannah York, David Warner, Dean Jones, Daryl Hannah, Matthew Modine.

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