Spettacoli

'Estival? Come la notte di Natale'

I Re:Funk ieri sera a Mendrisio con Pee Wee Ellis per l'open air, una band italo-ticinese davvero forte raccontata da Dario Milan

7 luglio 2018
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«Venerdì 6 luglio per me è Natale. Sto aspettando di aprire il regalo». L’articolo potrebbe anche finire qui, ma c’è da raccontare come i Re:Funk sono arrivati alla notte più magica dell’anno. Il regalo di cui parla Dario Milan, band leader della formazione italo-ticinese insieme alla voce solista Maqs Rossi, è l’essere atto di chiusura della ‘prima’ di Estival Jazz 2018, ieri sera a Mendrisio in Piazza alla Valle.

Proprio in questa piazza si è riproposto il sodalizio a colpi di funk tra Dario e compagni e la leggenda vivente Pee Wee Ellis, sax tenore del defunto King of Soul, “Mr Dynamite, the amazing Mr Please Please himself, the star of the show James Brown” (per usare le parole di Danny Ray). Una collaborazione applaudita all’ultimo JazzAscona soltanto pochi giorni fa.

«Pee Wee è arrivato ieri sera (giovedì) in albergo», racconta Dario. «Ha un carisma pazzesco, ad Ascona siamo stati molto bene con lui. Non è un chiacchierone, ma il suo sorriso e l’averlo visto divertirsi sul palco ci hanno fatto credere che si sia trovato bene anche lui con noi».

Nel giro di due anni, i Re:Funk hanno fatto filotto: ben due JazzAscona, in mezzo Montreux e adesso Estival. Il batterista parla chiaro: «Non siamo arrivati da nessuna parte, siamo all’inizio di quello che vorremmo». Suvvia, Re:Funk, potreste anche tirarvela un po’: «Sì, Estival è forse il più grande open air del Ticino, in questi 40 anni sono passati tutti i nomi più importanti. Guardando indietro, è storia. E Ascona non è da meno» (così va meglio).

‘Ci ha modificato alcuni voicing. D’altra parte era il capobanda dei fiati di James Brown, se non lo sa lui cosa suonavano…’.

Per capire come sia suonare di fianco all’icona Ellis basta un aneddoto soltanto: «Tre concerti fantastici, e poi che emozione le prove. Pee Wee ha anche modificato alcuni voicing dei fiati. D’altra parte lui era il capobanda dei fiati di James Brown, se non lo sa lui cosa suonavano... Era il band leader, e ha rifatto questa cosa con noi». Emozione per emozione: «Suonate da sole al momento, le nuove note suonavano strane. Suonate invece tutte insieme, wow! Ci ha messo un attimo, e i fiati erano proprio quelli...».

C’è lo zampino di Nicolas Gilliet, in questa collaborazione, e indirettamente quello di Jacki Marti. Spiega Dario: «Da anni i due festival cercavano un elemento di continuità, qualcosa di ticinese che desse anche un senso al bel rapporto d’amicizia che c’è sempre stato tra le due manifestazioni». E da ieri i Re:Funk sono il ponte costruito tra questi due mondi.

Oltre il Re del Soul

Omaggio a James Brown a parte, il futuro della band è inedito. Nel senso che ad ottobre 2017, grazie a una campagna di crowdfunding, i Re:Funk hanno posto le basi per il primo disco di brani inediti, partendo da 3 singoli registrati allo Studio Canaa di Mauro Fiero, co-produttore di tutti i loro lavori, e altrettanti live-video con pubblico. La prima accoppiata è uscita a febbraio (‘The Harder We Try’), la seconda a settembre, la terza annuncerà l’uscita del primo disco ufficiale tra febbraio e marzo 2019.

«Entriamo in studio a settembre – continua Dario – e con Ascona ed Estival crediamo di poter chiudere la fase James Brown, che ha comunque contribuito alla nostra identità di gruppo, ha unito ‘la banda’ e ci ha fatto capire tante cose».

‘La banda’ suonerà il 7 luglio all’Arx en Ciel, open air di Warrensville: «Apriamo per gli Züriwest, uno dei gruppi pop più famosi in Svizzera», già al Moon and Stars. Milan è sereno, dopo l’agitazione del primo incontro con Pee Wee («Non capita tutti i giorni, puoi capirmi»). Sereno perché sicuro del talento dei musicisti che suonano con lui. Serenità che spiega anche così: «Sono qui con il sorriso da ebete da giorni...».

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