Spettacoli

È deceduto il dj Avicii, il re dell'elettronica

Il 28 enne svedese è stato trovato morto a Muscat, in Oman. Per ora sono ignote le cause del decesso. Il suo successo più grande è stato 'Le7els'

Tim Bergling, in arte Avicii, è morto a 28 anni (foto Keystone)
20 aprile 2018
|

Il produttore e dj svedese Avicii, 28 anni, è stato trovato morto a Muscat, in Oman. Lo riferisce Variety e altri media, citando la portavoce dell’artista, Diana Baron. Per ora sono ignote le cause del decesso. 

Avicii, ma in realtà il suo vero nome è Tim Bergling, è stato un pioniere dell'EDM (Electronic Dance Movement). Ha vinto diversi premi, due MTV Music Awards, un Billboard Music Award e conquistato due nomination ai Grammy. Il suo successo più grande è stato "Le7els". 

Nato a Stoccolma aveva iniziato a scrivere musica a 18 anni. Esploso nel 2013 con il brano "Wake me up", era diventato in pochi mesi una star internazionale, diventando uno dei dei dj più pagati del mondo. 

 Da un anno e mezzo aveva deciso di ritirarsi dalle scene. Timido e introverso, Avicii non nascondeva lo stress che gli procurava la dimensione live. E così, giovanissimo e in piena ascesa, dopo un ultimo concerto ad agosto del 2016, aveva preferito continuare a dedicarsi solo alla musica in studio. "Noi tutti raggiungiamo un punto nella vita e nella carriera in cui capiamo cosa è più importante per noi. Per me è creare musica. È quello per cui vivo, quello per cui sento di essere nato. La fine dei live, non ha significato la fine di Avicii o della mia musica. Sono tornato nella dimensione dove tutto ha avuto un senso: lo studio. Il prossimo passo riguarderà il mio amore nel fare musica per voi. È l’inizio di qualcosa di nuovo. Spero che vi piaccia tanto quanto me", è la scritta che campeggia sul suo sito ufficiale. Ma quel "prossimo passo", Avicii, non l’ha potuto fare.

La pancreatite e i concerti cancellati

In passato aveva sofferto di pancreatite acuta, in parte dovuta anche all’eccesso di alcol. Dopo l’asportazione della cistifellea e dell’appendicite nel 2014, aveva cancellato una serie concerti. Solo tre giorni fa, sui suoi profili social, ringraziava soddisfatto per la nomination ai Billboard Music Award conquistata con il suo EP "Avicii (01)", uscito lo scorso agosto.

La musica era entrata nella sua vita da adolescente: a 16 anni le prime produzioni, a 18 il primo tour. "Quando mi guardo indietro, penso: wow, ho fatto io tutto questo? È stato il momento migliore della mia vita, ma con un prezzo – molto stress e molta ansia per me -: è stato il miglior viaggio della mia vita", aveva dichiarato tempo fa in un’intervista. Tanti i successi che lo hanno reso una star, tra hit radiofoniche, concerti sold out e ospitate in festival prestigiosi, in Europa e Stati Uniti: Le7els del 2011, la multiplatino Wake Me Up del 2013, Hey Brother (2013), The Nights (2015), Addicted To You (2013), per citarne solo alcune. Avicii faceva parte, a pieno titolo, della schiera di produttori-dj, che, sulla scia di David Guetta e Calvin Harris, hanno infranto le regole e rivoluzionato la musica degli ultimi anni. Ha anche collaborato con popstar del calibro di Madonna, Coldplay, Rita Ora.

 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔