Società

Joni Mitchell sta con Neil Young e lascia Spotify

I due sopravvissuti alla poliomielite protestano contro disinformazione no-vax diffusa dal podcast di Joe Rogan

Joni Mitchell (Keystone)
30 gennaio 2022
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Joni Mitchell sta con Neil Young contro Spotify. In un gesto di solidarietà con il ‘grande vecchio’ del rock uscito da Spotify per protestare contro un podcast che fa disinformazione sul Covid, la leggendaria cantautrice ha chiesto di rimuovere dalla piattaforma tutte le sue canzoni. E Spotify acconsente. Se alcuni brani, tra cui l’iconica ‘River’ dall’album ‘Blue’ del 1971, sono ancora accessibili, altri album come ‘Ladies of the Canyon’ del 1970 e ‘Court and Spark’ del 1974 sono già decimati. La protesta che accomuna i due canadesi ha come obiettivo Joe Rogan, titolare di un podcast che spesso flirta con l’ultra-destra. Young e Mitchell condannano la disinformazione sul Covid, lo spazio dato a epidemiologi no-vax e a rimedi pericolosi come il farmaco veterinario Ivermectin. "Gente irresponsabile sta diffondendo menzogne che costano vite umane. Io sto con Neil Young e con la comunità scientifica e medica globale”, dice la cantautrice. Oltre a essere grandi della musica e impegnati in cause progressiste, Joni e Neil hanno in comune l’essere sopravvissuti alla poliomielite contratta da bambini ai tempi in cui non c’era ancora il vaccino.

Young, che ieri ha ricevuto i ringraziamenti del capo dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus per il suo gesto, aveva lanciato l’appello all’inizio della settimana, chiedendo ad altri vip del rock di dissociarsi da Spotify, e lo stesso hanno fatto molti suoi fan chiedendo un boicottaggio della piattaforma. Se n’è approfittata Apple Music autoproclamandosi “la vera casa di Neil Young”, la cui musica è ora disponibile anche sulla radio satellitare Sirius XM.

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