Società

Un minuto di silenzio per la cabina telefonica

L'ultima della Svizzera è stata smantellata a Baden. Solo 25 anni fa ne erano in funzione ancora 58mila. Ora il De Profundis. La colpa? Domanda retorica

28 novembre 2019
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Dopo oltre 140 anni si chiude un'era: l'ultima cabina telefonica della Svizzera è stata smantellata oggi a Baden (Ag). Era stata installata nel 1962. Verrà rimontata nel Museo della comunicazione di Berna, a testimonianza dei tempi passati.

Di solito le società di telecomunicazioni invitano la stampa se vogliono commercializzare nuove tecnologie. I media chiamati oggi da Swisscom hanno invece assistito alla rimozione con una gru della vecchia cabina posta in Bruggerstrasse 164.

Il tramonto di questi dispositivi è in atto da molto tempo. Venticinque anni fa in Svizzera erano in funzione oltre 58mila cabine pubbliche e private, dove spesso ristagnava il fumo delle sigarette ed erano presenti svariati elenchi telefonici.

L'avvento del cellulare ha segnato il loro lento declino, iniziato sul finire degli anni Novanta. Secondo quanto indicato da Swisscom, tra il 2004 e il 2016 il numero di chiamate da questi telefoni è diminuito del 95%. Oltre 1'000 apparecchi sono rimasti inutilizzati per giorni. I costi di gestione e manutenzione non potevano più essere coperti dai ricavi delle chiamate.

Dall'anno scorso l'azienda non è più obbligata per legge a gestire "stazioni telefoniche pubbliche con pagamento anticipato (monete o carte telefoniche)". La società ha pertanto soppresso 3'000 cabine negli ultimi due anni.

L'operatore continua però a mantenerne per conto di ospedali, ristoranti, scuole e privati. Rimangono inoltre 150 cabine tonde in vetro ("Telecabs 2000"). La società pubblicitaria Apg/Sga, che le gestisce, finanzia le chiamate verso le reti fisse e mobili svizzere. I costi per la manutenzione, la pulizia e le chiamate sono coperti, tra l'altro, da manifesti.

Circa 650 altre cabine telefoniche sono invece state riutilizzate e si sono trasformate in distributori di bevande o snack, in postazioni per defibrillatori, librerie o bar. L'anno scorso Swisscom ha persino organizzato un concorso per premiare le dieci migliori idee per dare loro una seconda vita.
 
 

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