Società

Non preparò la torta per le nozze gay: pasticcere assolto

La Corte Suprema britannica ha dato torto alla coppia omosessuale che voleva sul dolce la scritta 'Sostieni il matrimonio gay', vedendosi rifiutata la richiesta

Keystone
10 ottobre 2018
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Alla fine, per gli sposi che l'avevano commissionata, si rivelerà una delle torte nuziali più costose della storia. Mai consegnata, eppure destinata ad andare di traverso dopo un'eclatante quanto onerosa disfida legale perduta.

La Corte Suprema britannica ha infatti dato torto oggi alla coppia omosessuale che aveva citato in giudizio i titolari di una pasticceria dell'Irlanda del Nord 'rei' d'aver rifiutato di decorare un dolce già ordinato con uno slogan che i clienti pretendevano recitasse 'Sostieni il matrimonio gay'.

La vicenda risale al 2014 e ha fatto molto rumore sui media del Regno Unito. A scatenarla era stata la denuncia per "discriminazione" presentata da uno dei due coniugi, Gareth Lee, un noto attivista impegnato sotto le bandiere dei diritti Lgbt (acronimo utilizzato come termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche, gay, bisessuali e transgender), contro i pasticceri Daniel ed Amy McArthur: comproprietari della Ashers Bakery ed entrambi cristiani osservanti. Quella decorazione rifiutata non gli era proprio andata giù.

Di qui il ricorso. Dapprima dinanzi a un organismo politico - l'Equality Commission di Belfast - che aveva sposato le ragioni dei contestatori. Quindi, di fronte alla resistenza dei coniugi McArthur, alla magistratura: su su verso i più alti gradi di giudizio, fino alla Corte Suprema del Regno e al suo responso tombale contrario alle aspettative del 'politically correct'.

Leggendo il dispositivo della sentenza, l'autorevolissima presidente della Corte, Brenda Hale, simbolo dell'ascesa delle donne nelle stanze dei bottoni d'oltremanica, ha osservato che i pasticceri sarebbero stati censurabili se avessero negato dall'inizio una torta alla coppia gay o a chiunque altro in ragione dell'identità o dell'orientamento sessuale o politico di chi acquistava. Ma in realtà essi avevano accettato l'ordine senza battere ciglio, consapevoli che fosse per un'unione fra omosessuali. E si sono tirati indietro solo più avanti, dopo che Lee aveva aggiunto la richiesta di disegnare quello slogan "contrario alle loro convinzioni" profonde. Convinzioni che ciascuno ha diritto di avere, pena la violazione della sua libertà di coscienza, ha tagliato corto Hale.

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