Società

E i social superano anche la tv

Secondo un'indagine che ha toccato 350 mila persone nel mondo, ormai si passa più tempo sui social che davanti alla tv: e le piattaforme si attrezzano per offrire tutto

12 giugno 2018
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Evolve sempre di più il ruolo che i social media hanno nella vita degli utenti. Da piattaforme per tenersi in contatto con gli amici stanno diventando dei contenitori di notizie, musica e video entrando in competizione diretta con lo streaming e i programmi televisivi. Tanto da sorpassarli. E i big di Internet, da Facebook a Instagram, da tempo sono impegnati a portare gli utenti dallo loro parte.

A certificare il sorpasso dei social sulla tv guardata è una ricerca di GlobalWebIndex, che ha intervistato 350mila persone in diversi Paesi nel mondo, di età compresa tra i 16 e i 64 anni. Si evince dunque che, mediamente, gli utenti di Internet passano sulle piattaforme social 20 minuti in più al giorno rispetto alla televisione ’live’.

Per i Millenials e la generazione Z, cioè i più giovani, il tempo si quadruplica. Secondo l’indagine, inoltre, più della metà degli utenti fuori dalla Cina (paese in cui ci sono restrizioni al web) il mese scorso hanno guardato un video su Facebook, Twitter, Snapchat o Instagram e "hanno molte più probabilità di interagire con Facebook su base giornaliera rispetto ai programmi televisivi". Queste differenze diventano ancora più pronunciate tra i giovanissimi, che hanno il doppio delle probabilità di usare i social quotidianamente rispetto alla tv.

"Sebbene la natura dell’impegno sui social media differisca dal tipo di visualizzazione e coinvolgimento della tv, sempre più utenti dedicano più momenti della loro giornata ai social – si legge nel rapporto –. E più i video decollano più questi social colgono l’opportunità di muoversi nel mondo della tv". Infatti l’industria dei social media ha cominciato a competere direttamente e da tempo con le reti televisive.

È notizia di pochi giorni fa che Facebook starebbe collaborando con diversi network televisivi per produrre notiziari originali, cioè telegiornali da diffondere sulla sua piattaforma Watch, quella dedicata solo ai video, attiva negli Usa dall’estate scorsa. Su Instagram, il paracadute giovane del social di Mark Zuckerberg, partirà una sezione per i video che potranno durare fino a un’ora. Iniziativa-fotocopia di Discover, una parte dell’app Snapchat dove fra i contenuti degli utenti sbucano anche quelli degli editori. Mentre Twitter sta dando sempre più spazio agli eventi sportivi in diretta.

Una volontà comune da parte delle piattaforme social di spingere sempre di più sui video non solo per conquistare i telespettatori ma anche per contrastare YouTube, piattaforma molto amata dai teenager, che ha quasi due miliardi di utenti attivi e dove si trova praticamente tutto. Senza dimenticare Netflix e Amazon, che hanno lanciato progetti coraggiosi e d’autore entrati in lizza per gli Oscar e gli Emmy Awards ma anche tanti show televisivi.

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