Società

Earth Day, una giornata per guarire la Terra

Domani sarà la 48esima Giornata mondiale della Terra. Il tema scelto è la lotta all'inquinamento da plastica

Keystone
22 aprile 2018
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Una giornata per provare a guarire le ferite del pianeta. È questo l’obiettivo che si prefigge l’Earth Day, la giornata mondiale della Terra, che giungerà domani alla 48ma edizione mobilitando ormai oltre un miliardo di persone nei 193 Paesi dell’Onu.

Il tema dell’edizione 2018 è la lotta all’inquinamento da plastica: ogni minuto finisce in mare l’equivalente di un camion pieno. In un anno sono 8 milioni di tonnellate. Soltanto su metà del Pacifico, fra la California e le Hawaii, galleggia un’isola di plastica grande tre volte la Francia.

Per non parlare dei rifiuti che rimangono a terra. Ovunque, la plastica indistruttibile avvelena la terra, l’acqua e (se bruciata) l’aria, soffoca e intossica gli animali e le piante, entra nella catena alimentare e finisce nei nostri piatti.

Ma mentre per l’altra emergenza ambientale globale, il cambiamento climatico, i singoli possono nell’immediato fare poco, cercando di fare pressione su governi e aziende, per la plastica ognuno può fare molto. Semplicemente, riducendo i propri rifiuti di questo materiale: dal bere acqua del rubinetto a comprare detersivi alla spina, dall’usare borse di tela per fare la spesa a riutilizzare le bottiglie.

L’obiettivo è spostare all’indietro le lancette dell’Overshoot Day, il giorno che segna l’esaurimento delle risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare in un anno e che arriva sempre prima: oggi la popolazione mondiale ’consuma’ 1,6 pianeti all’anno, con un trend che porta a 2 pianeti entro il 2030.

La prima volta che si superò quota un pianeta fu all’inizio degli anni ’60, ma nel 1975 l’Overshoot Day era il 28 novembre, l’anno scorso il 2 agosto. Uno degli obiettivi resta infatti quello della sensibilizzazione dei singoli: con la reiterazione dei semplici ma basilari consigli per contribuire alla salvaguardia del pianeta, primi passi di una rivoluzione culturale dall’impatto non immediato ma che potrebbe contribuire a cambiare le sorti del mondo.

Piccoli gesti, a partire da una temperatura di casa sostenibile, anche attraverso la riduzione delle dispersioni termiche delle abitazioni. Per continuare con la lotta agli sprechi, da quello dell’elettricità (spegnendo le luci e scegliendo gli elettrodomestici ’giusti’) all’acqua fino a quello del cibo. Passando per la raccolta differenziata e un utilizzo intelligente dei mezzi di trasporto.

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