Tutti «abbiamo bisogno di silenzio». Questo, nel clamore assordante del narcisismo globale, il saluto al nuovo anno di Papa Francesco, che sottolinea come ritagliarsi ogni giorno un momento di silenzio è un modo per «custodire la nostra anima». Soprattutto «è custodire la nostra libertà dalle banalità corrosive del consumo e dagli stordimenti della pubblicità, dal dilagare di parole vuote e dalle onde travolgenti delle chiacchiere e del clamore».
Fra le parole del Papa, un secondo messaggio essenziale: «Ogni vita, da quella nel grembo della madre a quella anziana, sofferente e malata, a quella scomoda e persino ripugnante, va accolta, amata e aiutata».