Scienze

Ictus cerebrale, salvare vite umane riconoscendo i segnali

Molti arrivano in ospedale troppo tardi. Paralisi improvvise, in genere unilaterali, e disturbi del linguaggio e della vista sono sintomi tipici

24 ottobre 2019
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In vista della Giornata mondiale dell'ictus cerebrale del 29 ottobre, la Fondazione svizzera di Cardiologia sottolinea l'importanza di conoscere i segnali di allarme per salvare un maggior numero di persone. Molti, infatti, arrivano in ospedale troppo tardi. Paralisi improvvise, in genere unilaterali, e disturbi del linguaggio e della vista sono sintomi tipici di un ictus cerebrale. "In questi casi si deve chiamare immediatamente il numero di emergenza 144", spiega in una nota odierna il professor Marcel Arnold, primario dell'apposito centro di cura (stroke center) dell'Inselspital di Berna e consigliere della Fondazione Svizzera di Cardiologia.

Durante un ictus, le parti del cervello con apporto di sangue ridotto perdono rapidamente la loro funzionalità e muoiono. Per questo è importante ripristinare rapidamente la circolazione sanguigna e quindi l'apporto di ossigeno. Più presto inizia il trattamento in un ospedale adatto e maggiori sono le possibilità che la persona colpita sopravviva e i danni risultino limitati, sottolinea la fondazione che ogni anno finanzia con circa 2,5 milioni di franchi la ricerca sulle malattie cardiovascolari.

Purtroppo però ancora oggi molte persone arrivano troppo tardi in ospedale, in genere perché i segnali di allarme non sono noti e si tende ad aspettare. Secondo il professor Arnold, se la popolazione avesse maggiori conoscenze in questo campo sarebbe possibile salvare molte più vite ed evitare disabilità.

Nella maggior parte dei casi i sintomi sono improvvisi e per lo più solo a un lato del corpo, come: disturbi della sensibilità o debolezza a volto, braccio o gamba; cecità di solo un occhio o visione doppia; difficoltà del linguaggio o di capire quanto viene detto; forte vertigine; mal di testa insolito e fortissimo.

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