Scienze

Neuchâtel elimina una via dedicata a Louis Agassiz

Uno dei fondatori della locale università ha avuto anche un ruolo nella diffusione di idee razziste e segregazioniste negli Stati Uniti

Il geologo e biologo svizzero-statunitense (dal Web)
7 settembre 2018
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La città di Neuchâtel riesamina l’eredità del rinomato geologo e biologo svizzero-statunitense Louis Agassiz (1807-1873). Le sue teorie razziste sollevano polemiche da anni e il Comune ritiene, in accordo con la locale università, di non poterne fare astrazione. Non si tratta comunque di cancellare ogni traccia del controverso personaggio, sottolineano le autorità. Il capoluogo cantonale ha deciso di modificare il nome della strada Espace Louis-Agassiz ribattezzandola in onore di Tilo Frey (1923-2008), pioniera dell’emancipazione femminile e delle minoranze etniche in Svizzera. Frey, nata in Camerun da madre di etnia fulani e da padre svizzero, è stata una delle undici prime donne elette nel parlamento federale nel 1971 quale consigliera nazionale (Partito radicale/NE).

"Non stiamo disonorando la memoria di Louis Agassiz" o "cedendo al politicamente corretto", ha dichiarato oggi in conferenza stampa a Neuchâtel Thomas Facchinetti (Ps), municipale responsabile dei dicasteri cultura, integrazione, sport e turismo. "Siamo consapevoli del suo considerevole contributo alla scienza". Agassiz è stato anche cofondatore dell’Università di Neuchâtel e del locale museo di storia naturale. Ma, soprattutto, è stato il primo studioso a proporre scientificamente l’idea che la Terra fosse stata nel passato soggetta a un’era glaciale. Le autorità cittadine ritengono che a Neuchâtel sussistano numerosi omaggi alla figura dello scienziato, tra cui un busto all’università e un ritratto al museo di storia naturale. Possono dunque "cedere un po’ degli onori" che gli vengono tributati a una donna di colore. Le personalità femminili sono del resto ampiamente sottorappresentate nei nomi delle vie, ha aggiunto il socialista. Il municipio assicura di non voler rivisitare la storia, ma ricorda che Agassiz ha contribuito a diffondere idee razziste negli Stati Uniti, e "non solo quelle della mentalità del tempo. Con le sue tesi segregazioniste è stato più profilato".

La rinuncia al nome Espace Louis-Agassiz, dove si trova la facoltà di lettere e scienze umane dell’alta scuola, è avvenuta in accordo con il rettorato. Dà seguito alla preoccupazione di non macchiare l’immagine dell’università a livello internazionale con un indirizzo che la collega a una personalità controversa. Facchinetti ha insistito sull’"eccezionalità" della decisione. La città non prevede di cambiare altri nomi, come quello della piazza Pury, in pieno centro. David de Pury, nato nel 1709 a Neuchâtel, ha costruito la sua ricchezza, poi lasciata in eredità alla città, grazie al traffico di schiavi. Agassiz, nato a Môtier nel canton Friburgo e morto a Cambridge nel Massachussets, è al centro di polemiche da anni per le sue opinioni razziste: durante un suo soggiorno in Carolina del Sud aveva utilizzato la fotografia di uno schiavo di colore, chiamato Renty, per fornire una prova "scientifica" dell’inferiorità della "razza nera". Nel 2007, rispondendo a un’interpellanza del consigliere nazionale Carlo Sommaruga (PS/GE), il Consiglio federale aveva condannato le tesi razziali del ricercatore, ma si era opposto al cambiamento di nome dell’Agassizhorn – cima di 3946 metri vicina al Finsteraarhorn, al confine tra i cantoni di Berna e Vallese – in Rentyhorn. L’idea di cambiarlo era stata lanciata nel maggio 2007 dallo storico sangallese Hans Fässler in occasione del 200esimo anniversario dalla nascita dello scienziato. Il comitato "Démonter Louis Agassiz" (smontare Louis Agassiz) aveva successivamente lanciato una petizione per il cambio di nome che aveva raccolto circa 2500 firme. I comuni di Grindelwald (BE), Guttannen (BE) e Fieschertal (VS) l’avevano però respinta a fine luglio 2010. Un anno fa, il Club alpino svizzero ha rinunciato a revocare la nomina a membro onorario di Agassiz. Il titolo di membro onorario è in ogni caso decaduto con la morte dell’interessato nel 1873. Persino il famoso alpinista altoatesino Reinhold Messner ha criticato il CAS.

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