Scienze

'Alle vacanze preferiamo la chimica e la fisica'

Nove studenti svizzeri delle scuole medie superiori (fra cui il ticinese Arthur Jacques) hanno partecipato alle Olimpiadi internazionali.

31 luglio 2018
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Durante le vacanze estive nove studenti svizzeri delle scuole medie superiori hanno viaggiato tra Lisbona, Praga e Bratislava, dove ad attenderli c’erano i giovani talenti provenienti da più di 70 Paesi ed esami impegnativi. Delegazioni svizzere che si sono aggiudicate il bronzo alle Olimpiadi internazionali della chimica (Praga/Bratislava, 19-29 luglio 2018) e una menzione onorifica alle Olimpiadi internazionali della fisica (21-29 luglio 2018). Se tutti in vacanza, per questi giovani talenti la pausa estiva significa districarsi alla risoluzione di problemi su temi scientifici nella fisica e nella chimica. Il compenso: nuovi amici da tutto il mondo, vacanze nei Paesi ospitanti e, naturalmente, le medaglie. Due le distinzioni: bronzo (chimica) per Lennart Horn (Kantonsschule Solothurn, Soletta) e menzione d’onore nella fisica per Tobias Hächler (Gymnasium Oberwil, Basilea Campagna). Il basilese Tobias Hächler si rallegra della sua onorificenza: “Le prove erano appassionanti, ma il tempo molto tirato.” Ancora più importante del risultato è però l’esperienza personale: “Abbiamo conosciuto giovani da tutto il mondo, e abbiamo esplorato il paese che ci ha ospitati. È stato super!” Anche il solettese Lennart Horn è contento della sua prestazione. È stata un’opportunità entusiasmante poter conoscere tanta gente, come anche potersi confrontare con molecole, atomi e reazioni chimiche: “Tanti studieranno chimica, alcuni li vedrò già all’università, altri nel mondo del lavoro.”

Alle Olimpiadi di fisica tenutesi in Portogallo dal 21 al 29 luglio hanno partecipato i migliori 400 giovani provenienti da 90 paesi. Parallelamente 300 giovani da oltre 70 Paesi si sono sfidati per ottenere le medaglie nelle Olimpiadi di chimica tenutesi dal 19 al 29 luglio in Slovacchia e Repubblica Ceca.
Oltre a Lennart e Tobias altri sette studenti e studentesse delle scuole medie superiori si sono qualificati. Le qualifiche nazionali si sono tenute rispettivamente al Politecnico federale di Zurigo e alla Neue Kantonsschule Aarau. Fra questi per la fisica anche il ticinese Arthur Jacques del Liceo cantonale di Lugano 2.
Nel 2018 hanno partecipato rispettivamente 660 (fisica) e 240 (chimica) giovani al concorso nazionale svizzero. I temi d'esame? Modellare la crescita di un tumore, trovare fonti di energia sostenibile. Lionel Philippoz, astrofisico e accompagnatore della delegazione svizzera racconta: “Gli esercizi erano incentrati sui temi attuali di ricerca. Gli studenti hanno sperimentato come bisogna ragionare nella ricerca. Ne approfitteranno sicuramente nella loro carriera futura”. I talenti della chimica invece hanno svolto due giorni di esami, di cui uno in laboratorio. In totale hanno risolto 11 esercizi. Si sono confrontati con la disgregazione di proteine che servono a datare i resti umani, e hanno calcolato quanta energia viene generata quando si mischiano idrogeno e ossigeno – e come si potrebbe usare questa reazione come fonte di energia.

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