Scienze

Elettrodi nel cervello, il paralizzato ritrova il tatto

Ricercatori del California Institute of Technology hanno stimolato l'area che governa le sensazioni corporee e il paziente prova sensazioni corporee

11 aprile 2018
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Elettrodi impiantati in una particolare regione del cervello hanno "riacceso" per la prima volta il senso del tatto in un uomo paralizzato dalle spalle in giù: si tratta di un importante passo avanti che in futuro potrebbe consentire ai pazienti di sperimentare sensazioni naturali anche attraverso gli arti robotici.

La ricerca arriva da un gruppo di ricercatori del California Institute of Technology guidati da Richard Andersen ed è stata pubblicata sulla rivista eLife.

Gli elettrodi sono stati impiantati chirurgicamente nella corteccia somatosensoriale, un’area del cervello che governa le sensazioni corporee, sia quelle che permettono di capire i movimenti del corpo e la sua posizione nello spazio, sia quelle cutanee come pressione, vibrazione, tocco e così via.

I ricercatori hanno stimolato i neuroni dell’area attraverso piccolissimi impulsi elettrici, permettendo al paziente di provare diverse sensazioni molto simili a quelle naturali, che variavano in tipo, intensità e posizione a seconda della frequenza, della potenza e della localizzazione degli impulsi.

In futuro i ricercatori sperano di realizzare una sorta di "dizionario" della stimolazione e delle sensazioni corrispondenti, stabilendo la posizione migliore per gli elettrodi e il modo migliore per collocarli e per indurre le sensazioni volute. "Il prossimo passo sarà integrare questa tecnologia con quella degli arti robotici", afferma Andersen. "Al momento i pazienti possono avvalersi solo della vista per manovrarli, ma quando si afferra un oggetto è essenziale anche il senso del tatto".

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