Culture

Arzo, il Festival di narrazione comincia ‘In nome del padre’

La 21esima al via domani, 19 agosto, alle 21.30 con lo spettacolo di Mario Perrotta nato dal confronto con Massimo Recalcati. A Meride, ore 18, incontro col pubblico.

Mario Perrotta (foto: Luigi Burroni)
18 agosto 2021
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“Se nel 2007 con Odissea avevo chiuso i conti con l’essere figlio, da quattro anni sono padre, una parola che mette con le spalle al muro e riempie il mio quotidiano di nuove sfide e di preoccupazioni. E ho bisogno, come sempre, di ragionarci a fondo attraverso gli unici strumenti che riconosco miei – la ricerca drammaturgica, la scrittura, la messa in scena, l’interpretazione – per inchiodare al muro i padri sbagliati che potrei essere, che vorrei evitare di essere usando tutta l’ironia e il sarcasmo che posso per esorcizzare queste mie paure.
E mi vengono in mente le mie conversazioni con Massimo Recalcati sulla questione, e mi viene in mente che vorrei coinvolgerlo: lo chiamo, gli racconto tutto e Massimo mi dice di sì, che gli piace e che faremo il progetto insieme”. È per sommi capi, quelli descritti sul sito dell'attore, la genesi di ‘In nome del padre’, lo spettacolo scritto e interpretato dall'attore, drammaturgo, regista teatrale e scrittore italiano Mario Perrotta, che apre domani, giovedì 19 agosto alle 21.30, il Festival internazionale di narrazione di Arzo nella nuova formula ‘diffusa’ che lo porterà anche a Meride e Tremona, ulteriori sedi scelte per quattro giorni di spettacoli, incontri, musica e installazioni, fino al 22 agosto.

‘In nome del padre’ è un lavoro nato da un intenso confronto dell'artista con lo psicanalista Massimo Recalcati: “Il nostro – altre parole di Perrotta – è il tempo del tramonto dei padri” e ”l'arte può dare un contributo essenziale per cogliere sia l'evaporazione della figura tradizionale della paternità, sia il difficile transito verso un’altra immagine, più vulnerabile ma più umana, di padre». In scena, ad attraversare e ad affrontare la crisi, Perrotta dà vita a tre padri diversi, ognuno alle prese con i propri figli e con la propria personale ricerca.

Prima dello spettacolo, alle 18 a Meride, nell’incontro ‘Dare corpo al padre’, l’artista, insieme alla scrittrice e giornalista Laura Di Corcia, si confronterà con il pubblico sul lavoro di ricerca e studio che lo ha portato a dare voce e corpo al tema che porterà in scena di lì a poco ad Arzo. L’evento è a ingresso gratuito previa prenotazione tramite il sito del Festival (www.festivaldinarrazione.ch).

Il Festival continuerà nella giornata di venerdì 20 agosto dalle 18 a Meride con ‘A forza di essere vento. Viaggio nella musica klezmer, balcanica, rom e dintorni’ con il gruppo musicale Yatrìah e la danzatrice ticinese Camilla Stanga, per un viaggio sonoro di teatrodanza incentrato sulla cultura Roma. Lo spettacolo ‘Mario e Saleh’ con Saverio La Ruina e Chadli Aloui, inizialmente previsto per le 21.30 ad Arzo, è annullato per cause di forza maggiore, ma sostituito, sabato 21 agosto alle 10.30 a Melide, da un momento di approfondimento aperto al pubblico con Sav erio La Ruina, Abderrahim El Hadiri, l'attivista Gabriela Giuria Tasville e il presidente del Festival, Marco Mona. Tornando a venerdì 20, a prendere il posto di ‘Mario e Saleh’ sarà ‘Polvere. Dialogo tra uomo e donna’ con Saverio La Ruina e Cecilia Forti, lavoro che affronta i rapporti di potere nella coppia, la violenza di genere e il femminicidio (il programma completo su www.festivaldinarrazione.ch).

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