Culture

LongLake Lugano, 111 giorni di cultura 'in abbondanza'

Dal primo giugno al 19 settembre, 600 eventi e mille artisti coinvolti: è l'11esima edizione, senza i grandi eventi ma che vivrà del fermento locale della ripresa

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26 maggio 2021
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«Non era facile prevedere gli sviluppi, siamo rimasti alla finestra come molti altri enti. Per fortuna la situazione pandemica sta migliorando. Attendiamo le 300 persone all’aperto e 100 all’interno, sarebbe uno sviluppo che ci rallegrerebbe, portandoci alla situazione dello scorso anno, per la quale siamo già pronti. Il lavoro di allestimento era ben riuscito, apprezzato da luganesi e turisti, già tantissimi. Confidiamo in una forte presenta di turisti svizzeri, ma anche stranieri». L’attesa di Roberto Badaracco, capodicastero Cultura della città di Lugano, è premiata con le nuove capienze di pubblico, dentro e fuori, decise dal Consiglio federale poche ore dopo la conferenza stampa (al Palacongressi) di presentazione del prossimo LongLake Festival che parte il primo giugno per durare sino al 19 settembre 2021, 111 giorni (uno in più dello scorso anno) di offerta per la maggior parte gratuita. «Arriviamo all’11esima non avendo potuto festeggiare degnamente la decima, ma va bene così», dice Badaracco, e anticipa un’edizione a vocazione territoriale: «Da una parte è una necessità, per la difficoltà o l’impossibilità di avere nomi dall’estero. Dall’altra parte è un’opportunità, quella di lavorare soprattutto con professionisti della nostra regione, attitudine che sono certo continuerà anche in futuro». Attitudine da leggersi quest’anno come «segno tangibile di vicinanza agli operatori culturali».

‘Ristretta’, ma la proposta non cambia

L’Undicesima arriva con qualche inevitabile restrizione: niente storica buvette del Mojito, niente Lugano Marittima presso le Terrazze della Foce e, visto lo slittamento di un anno, niente maxischermi per gli Europei di calcio 2020 che si chiamano così anche se si svolgono nel 2021: «Avremmo potuto organizzare la visione partita con 300 persone all’aperto – dice Badaracco – ma il tifo calcistico richiama animosità, voglia di festeggiare e di stare in gruppo che mal si concilia con la prudenza. Privati ed esercizi pubblici forse ci terranno a mantenere la tradizione, e a questo proposito invitiamo alla responsabilità, prima di dover intervenire». In versione ridotta ci sono anche un Blues To Bop ‘Bonsai – Il grande festival in piccole miniature’ e un Buskers Festival Lugano più contenuto. Nonostante questo, «la pandemia ha creato una consapevolezza», aggiunge Badaracco: «In città non c’è sempre bisogno di eventi di massa, che comunque portano di sé molto movimento e tanti disagi: questo formato si è rivelato funzionale, bello da godersi, ci restituisce una città a misura d’uomo, in una modalità comunque ricca. Tutti i grandi eventi – il riferimento è soprattutto a Estival – sono annullati e così rimarrà, perché anche in caso di aperture non si possono programmare in tempi così brevi. Ma la sostanza e la qualità delle proposte non cambia».

Sull'acqua

L’edizione alle porte vede sui manifesti una sorta di ‘Rosalina’ dalle forme generose immersa nell’acqua a sottintendere – parole di Claudio Chiapparino, direttore divisione Eventi e congressi – «l’abbondanza di cui ci si può nutrire d’estate sul lago». Rosalina insieme al salvagente, a garanzia di sicurezza, e a «uno slogan provocatoriamente in inglese – “Sunny days are here, let’s have some fun!” – con il quale vogliamo far sentire i cittadini come turisti in casa propria». Sempre (simbolicamente) in acqua, in ambiti di urban art, a Lugano ‘galleggerà’ la gigantesca balena di ‘Echoes – a voice from uncharted waters’ dell’austriaco Mathis Gmachl, realizzata dal Lac in coproduzione con MuseumsQuartier Vienna e Quartier des Spectaces di Montréal. Tutta la proposta avrà luogo in quattro location principali: Piazza Manzoni, il Boschetto al Parco Ciani, l’Agorà del Lac e Piazzetta San Carlo, una novità. Oltre alle sedi delle numerose iniziative, dunque musei, lidi ed Enti. Un cenno alla Foce del Cassarate: «Non si terranno eventi, non vogliamo creare maggiore afflusso di quello che già normalmente c’è», specifica Chiapparino. «È solo che sarebbe assurdo privare l’estate luganese di una delle aree più belle della città». Ecco dunque, a scomparti, un arredamento anti-assembramento nell’ottica di mantenere «quell’insieme di generazioni che popolava Lugano Marittima. Perché se si chiude uno spazio se ne creano altri quattro o cinque, e le generazioni inevitabilmente si separano». Badaracco: «Non siamo partiti col divieto, lo sbarramento e le proibizioni. Il nostro approccio è fondato sulla responsabilità delle persone».

Dal teatro al cinema sotto le stelle, dal blues a Tosca

Oltre seicento eventi, incluse mostre e musei. Oltre mille artisti coinvolti, per la soddisfazione di chi può tornare in scena. Repliche incluse, per dare spazio a quel che si era fermato. Tra i filoni del LongLake alle porte, gli eventi per le famiglie del Family Festival, tutte open air; gli incontri, ‘Wor(l)ds Festival in testa, con ospiti del mondo letterario, artistico, scientifico, con il fascino della scoperta come filo conduttore e altri spunti provenienti dalle collaborazioni con la Biblioteca cantonale di Lugano, Usi, Poestate, Endorfine Festival, Museo Herman Hesse. Anche gli spunti dell'Associazione Tortuga, calata sull'italianità, che porta a Lugano, tra gli altri, Piero Pelù, Alessandro Rivali, Marco Ciriello, Mario Calabresi, Fernanda Rossini. Detto dei mini-Blues To Bop (con Fabrizio Poggi Bombino e Adriano Viterbini, Joscho Stephan Trio, Yilian Canizares) e dei Buskers formato famiglia, torna La Quairmesse (dal vivo Caroline Alves, Alina Amurri, Veronica Fusaro) ed esordisce la sezione Jazz Around, rassegna a base di jazz e manouche, swing e dixieland, e i nomi sono Roberto Pianca, Humberto Amesquita Quintet, Jmo, Carmes Souza. E Tosca, artista italiana in Piazza Manzoni il 15 luglio, per un evento in collaborazione con la Rsi. Altra musica arriverà da TicinoMusica, cartellone di prossimo annuncio, e Ceresio Estate.

Per finire. Gli amanti della classica godranno ancora delle matinée musicali, e il Lac – rappresentato al Palacongressi da Michel Gagnon, che annuncia «l’inizio del percorso che porta alla riapertura» – tornerà ‘en plein air’ nella sua Agorà, fianco a fianco con l'Osi e il Masi, per una proposta collettiva che verrà illustrata a giugno. Il Lac ospiterà, in chiusura di LongLake, un omaggio ai Premi svizzeri di musica (18 e 19 settembre). Sempre a settembre, l'Istituto Dalle Molle di studi sull'intelligenza artificiale presenterà una serie di concerti, installazioni e incontri sul tema, appunto, dell'intelligenza artificiale. E, ancora: tanto cinema (sotto le stelle) in collaborazione con tutte le realtà cinematografiche del territorio, e tanto teatro con, tra gli altri, l'omaggio a Dante dell'8 luglio e il Mistero Buffo del 20 luglio.

Per chi avrà la pazienza di scorrere tutti e 600 gli eventi in anticipo, è tutto su www.longlake.ch e relative pagine social.


Dalla conferenza del Palacongressi (www.longlake.ch)

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