Culture

Corso di giornalismo, un 'Premio speciale Erminio Ferrari'

1500 franchi in libri alla memoria del giornalista scomparso. Aldo Sofia: 'Simbolo della professione. Mai sceso a compromessi su qualità e indipendenza di giudizio'.

20 ottobre 2020
|

«Vogliamo segnalare agli studenti del Corso di giornalismo la figura di ’Ermi’ o ’Rizzin’, come ho saputo che lo chiamavano. Vogliamo segnalare quella che a detta di tutti era la miglior penna del Cantone ma anche uomo di convinzioni profonde, mai sceso a compromessi sulla qualità e sull’indipendenza di giudizio, fondamenti del giornalismo che lui rappresentava in pieno». Aldo Sofia, che il Corso di giornalismo della Svizzera italiana lo dirige, spiega così l’istituzione di un ’Premio Speciale’ dedicato a Erminio Ferrari, firma illustre de laRegione, scomparso lo scorso 14 ottobre. Un premio di 1'500 franchi, sotto forma di buoni per l’acquisto di libri, sarà attribuito a quello che la Commissione d’esami del Corso segnalerà come il miglior lavoro finale di questa sessione, scelto tra le sezioni di approfondimento scritto, reportage radiofonico o televisivo, produzione per il web.

Sensibilità, passione, competenza

«Mi sono chiesto, ci siamo chiesti – spiega Sofia – come avremmo potuto ricordare Erminio tenendo conto del fatto che è stato un collega che ha rappresentato e difeso al meglio la nostra professione, con sensibilità, passione, competenza, qualità sottolineate da chi ha lavorato con lui, da chi lo ha conosciuto e apprezzato. Il Corso di giornalismo ha avuto in passato iniziative di questo tipo e così ho interpellato alcuni amici e colleghi». Giusto il tempo di formulare la proposta ed è giunto un unanime ’sì’. «Vogliamo consegnare agli studenti del corso, una trentina, il ricordo di qualcuno che stimiamo e incoraggiarli ad andare a leggersi o rileggersi i suoi libri, che di Ferrari completano la figura». E provare magari la sensazione capitata a tutti: «Quando lessi il primo, sgranai gli occhi». Di Erminio, Sofia ricorda anche «la sua capacità di mettere insieme un impegno locale, molto profondo e sentito, con lo sguardo sul mondo, due cose non inconciliabili. Del resto, Raymond Aron è rimasto inchiodato alla sua scrivania e ha capito del mondo più di tanti altri giornalisti».

Chiediamo a Sofia se la figura di Ferrari non meriti un premio che torni ogni anno e se, in caso affermativo, non potrebbe farsene carico proprio il Corso di giornalismo: «Effettivamente è nato in me il proposito di creare una piccola fondazione che a intervalli di due anni, che è la periodicità del nostro corso, possa farsi carico di un appuntamento fisso. Previo ovviamente il parere della commissione e della presidenza».

Il nome del vincitore del Premio speciale dedicato a ’Ermi’ sarà reso noto (e il premio consegnato) in occasione della cerimonia di attribuzione dei diplomi di giornalismo, fissata per il prossimo 18 dicembre a Bellinzona in una sede in via di definizione.

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE