Musica

Sandro Schneebeli, sempre più 'al buio'

Ripartono dal Monte Verità, il prossimo 28 ottobre ad Ascona, i 'Suoni al buio' del chitarrista. Con due novità: la voce di Neneh Alexandrovic e un 'Mister O.'...

Sandro Schneebeli con Neneh Alexandrovic (www.suonialbuio.ch)
10 ottobre 2020
|

La stagione è forzatamente ridotta. Quella che normalmente vedeva 35-40 concerti, consta ora di una quindicina di concerti, a partire dalla ‘prima’ al Monte Verità, il prossimo 28 ottobre alle 20.30. Poi sarà la volta del Teatro Dimitri (12 dicembre, due repliche giornaliere), dello Studio Foce (13 dicembre, idem come al Dimitri) e del Salone Piazza Grande di Curio (doppio spettacolo il 16 gennaio). Ma è sempre e comunque ‘Suoni al buio’, il progetto musical-sensoriale di Sandro Schneebeli che torna dopo l’oscurità del lockdown. Suoni che – la pandemia non c’entra – sempre al buio sono, ma sono cambiati. «Dopo cinque anni di collaborazioni – racconta il musicista ticinese – ho sentito la necessità di cambiare completamente l’idea sonora per dare un nuovo colore. Ho deciso d’inserire nel progetto due personaggi nuovi». Una è la cantante Neneh Alexandrovic, nata a Berna e con radici russe, serve e italiane, che canta in una lingua pressoché inedita: «Sembra una lingua antica, non ha alcun significato ma produce una bellissima sonorità, unitamente alla sua voce molto calda». Neneh canta «quella che lei definisce ‘Lingua universale’, che dice di ricevere ‘dall’universo’, parole che poi arrangia a livello musicale, unisce a melodia e armonia e che io adatto lavorando all’equilibrio tra la sua voce e la mia chitarra». Non ci saranno solo voce e chitarra, però, ma anche altri suoni, «quelli della quotidianità, che daranno un tocco anche divertente a tutto il concerto. Mi sono immaginato che al buio potessero essere di grande effetto».


Oliver Kuhn (www.suonialbuio.ch)

Introducing Mister O.

L’altro personaggio. «La seconda novità – continua Schneebeli – viene dall’impossibilità di coinvolgere le guide cieche per l’accompagnamento del pubblico in sala». Difficile poter garantire le distanze in una situazione di distanziamento e di accortezze sanitarie come quella attuale: «Fino a oggi, le persone venivano accompagnate all’interno della sala in fila indiana dalle guide cieche. In questa particolare situazione d’emergenza ho pensato d’inserire un attore-moderatore, una persona misteriosa, una figura che interagisca con le persone e le accolga dando tutte le informazioni, in modo giocoso e dinamico. Sarà lui ad accompagnare il pubblico nella sala completamente buia, tramite candele che verranno spente poco prima dell’inizio». L’attore è Monsieur O. Dove ‘O’ potrebbe stare per ‘Oscurità’ e invevce è «Oliver, da Oliver Kühn, attore, regista. Lavoro con lui anche per un suo spettacolo a San Gallo, al Theater Jetzt, dove a novembre avremo la prima di ‘Trainings-lager’. Io sarò da lui con la musica, e lui sarà con me ‘al buio’». 

Dopo la botta

I ‘Suoni al buio’ ripartono nello stato d’animo di chi si rialza dopo un knock-down. «A marzo è arrivata questa grande botta a livello culturale. Abbiamo chiuso con 4-5 concerti d’anticipo, quella che doveva essere la fine della settima stagione. Avevamo in programma di andare in Cina, dieci concerti in dieci città diverse, una cosa molto grande in collaborazione con l’Ambasciata svizzera. Li riprogrammeremo appena possibile. Ci sono contatti anche in Sudafrica, negli Stati Uniti. Al momento è tutto molto calmo, la situazione è quella che è, le frontiere sono tutte sul chi vive. Mi concentro quindi soprattutto sulla Svizzera». Dopo 270 concerti in sei paesi diversi, qual è lo spirito? «La motivazione c’è, e questo nuovo duo, con l’attore che darà un’aria di freschezza e dinamismo nel momento dell’attesa generalmente statico, sono sicuro che ci darà nuovo slancio. La motivazione è tanta. E poi c’è Neneh, il terzo musicista con cui collaboro in otto anni. Ho inziato con Bruno Bieri, polistrumentista svizzero-tedesco, poi Max Pizio, cinque anni insieme. Credo serva anche per far vivere al pubblico, che puntualmente torna ad ascoltarci, qualcosa di nuovo».

Dal romanzo al reggae

Nuovo, per Schneebeli, è anche il format musical-letterario debuttato recentemente, e che lo vece al fianco del romanziere Fabio Andina, quello del pluripremiato ‘La pozza del Felice’ e del nuovo ‘Sei tu, Ticino?’: «Il progetto si chiama ‘Suoni e voci’. Non vuol essere un accompagnamento alla lettura e nemmeno viceversa, ma un accompagnarsi a vicenda, un sostenersi che trovo molto interessante per la possibilità di portare il pubblico su diversi livelli, di produrre emozioni ricavate dalle immagini ascoltate nel testo, o l’esatto opposto. È un gioco tra le due arti». Detto di Mister Oscurità Oliver Kühn, gli appuntamenti fissi con Sandro Schneebeli sono anche al Salone Piazza Grande di Curio, dove la sua associazione Allocale (www.allocale.ch) organizza una volta al mese cene-concerto. Sempre a livello musicale, c’è un nuovo progetto reggae con Andy Appignani (tastiere) e la moglie Amanda: «Il reggae è un altro dei generi musicali che mi toccano profondamente, com’è stato per il blues». Hai detto reggae, Sandro, non reggaeton, giusto? «Sì, è giusto. Ho detto reggae. Potete stare tranquilli». (info: suonialbuio@gmail.com, www.suonialbuio.com).

 

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE