Mohammad Rasoulof con i suoi ultimi lavori avrebbe fornito una visione oscura della Repubblica Islamica. Non si tratta della prima condanna
Il regista iraniano Mohammad Rasoulof è stato condannato a un anno di prigione in base alle accuse di "propaganda contro il sistema" per i suoi ultimi tre film che, stando alla magistratura, conferiscono una visione oscura della Repubblica Islamica. Nel settembre 2017, al suo rientro a Teheran dagli Stati Uniti dove aveva partecipato al Telluride film festival, Rasoulof ebbe il passaporto confiscato all'aeroporto e successivamente fu convocato in tribunale.
Nel 2011 era stato condannato insieme con il collega Jafar Panahi a sei anni di prigione e al divieto di realizzare film per vent'anni, per il suo documentario sul movimento di protesta 'Onda verde' nel 2009. La condanna venne poi ridotta ad un anno e successivamente sospesa dopo il pagamento di una cauzione.