Culture

Gué Pequeno, fra Mahmood e Gigi D'Alessio

Partito il Sinatra Tour, il rapper milanese, ormai anche un po' luganese, dice la sua: “Ho ridato gas ad un business che non è solo questione di musica”

Sinatra
17 marzo 2019
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«Il mio è un rap di tanti fatti e poche parole e in questo ambiente non sono certo arrivato l'altro ieri»: è orgoglioso del suo percorso musicale, Gué Pequeno, che ieri sera ha inaugurato sul palco di un Mediolanum Forum tutto esaurito il nuovo Sinatra Tour, dedicato all'ultimo album dato alle stampe.

Il rapper milanese per l'occasione ha ripercorso gran parte della sua carriera da solista, dopo i Club Dogo. Non un concerto qualsiasi però, quello che Cosimo Fini, classe 1980, ha voluto mettere in scena per la partenza del tour, ma più che altro una vera e propria chiamata alle rime per tutta una serie di personaggi che con le note di Pequeno hanno avuto a che fare negli ultimi anni e che si sono ritrovati ad alternarsi sul palco assieme al padrone di casa.

«Penso di aver dato tanto a questo ambiente – ha raccontato Gué Pequeno – non solo poeticamente, ma proprio anche in termini economici. Ho fatto marciare la 'baracca' per tanto tempo e ho ridato gas ad un business che non è solo questione di musica. Senza falsa modestia ho pensato che alcuni artisti avrebbero accettato volentieri l'invito a salire sul palco con me».

E così è andata, infatti, tanto che durante la serata di rap (con incursioni pop), al Forum sono arrivati in parecchi, da Il Profeta fino a Sfera Ebbasta ed Elettra Lamborghini, passando per Luché in duetto su 'Oro giallo', Marracash che ha fatto il suo ingresso su 'Dali', ma anche Izi ('6AM'), Noyz Narcos ('Bastardi senza gloria'), Rkomi ('Pezzi') e Gemitaiz ('Tanta roba').

«Ho pensato alle diverse generazioni del rap italiano che mi piace – ha spiegato l'ex Club Dogo – e agli artisti con i quali, nel corso degli anni, ho collaborato nei vari modi».

Il loro spazio alla festa di Pequeno l'hanno trovato poi anche Tony Effe & Prynce, Lazza, Carl Brave, Frah Quintale ed Elodie. Con Mahmood, il rapper di 'Ragazzo d'oro', 'Scooteroni' e 'Trinità', ha scelto di presentarsi in scena sulle rime di 'Doppio whisky', prima, e 'Soldi' poi, ovvero il brano con cui Mahmood ha vinto il Festival di Sanremo e che proprio con Gué aveva cantato durante la serata dei duetti all'Ariston.

«Quando mi hanno chiesto di partecipare a Sanremo ero scettico – ha confessato – anche perché me l'avevano proposto come un evento cool, ma poi sono andato a guardare la lista degli ospiti e di cool ho visto poco. In ogni caso, mi è piaciuto esibirmi con Mahmood che appoggio da tempi non sospetti».

La novità, per il rapper, è quella relativa alla sua partecipazione al talent The Voice come giudice, assieme a Gigi D'Alessio, Morgan ed Elettra Lamborghini. «La cosa più bella dell'andare a The Voice è che ci sarà Gigi D'Alessio – ha detto Gué prima del live milanese – con il quale ho trascorso un pomeriggio a messaggiarmi dopo l'annuncio. La sua canzone che preferisco è 'Che donna sei' e se avessimo fatto un duetto in passato magari lo avrei invitato questa sera».

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