Culture

Una domenica tra i libri

Apertura straordinaria, domani, per 16 biblioteche ticinesi che con il motto ‘Menti sempre aperte’ invitano a (ri)scoprire questi spazi collettivi

©Ti-Press
20 ottobre 2018
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Sarà una domenica eccezionale, per le biblioteche ticinesi – ma, tutto sommato, neanche troppo. Perché le biblioteche si sono adattate, e continuano ad adattarsi, ai mutamenti sociali e culturali, diventando un luogo di socializzazione oltre che di consultazione, per dirla con le parole di Davide Dosi di Bad-Si, l’associazione di bibliotecari, archivisti e documentaristi della Svizzera italiana, promotrice insieme al Sistema bibliotecario cantonale dell’iniziativa ‘Domenica in biblioteca’ che si terrà il 21 ottobre in 16 diverse istituzioni, da Chiasso a Olivone ad Aurigeno, coinvolgendo biblioteche cantonali, la biblioteca universitaria di Lugano e numerose biblioteche comunali (l’elenco completo delle sedi e delle attività è su www.domenicainbiblioteca.ch). Se le biblioteche non sono più quelle di una volta, tuttavia nell’immaginario collettivo sono spesso ancora un luogo polveroso e silenzioso; da qui la necessità di farsi conoscere, smentendo qualche preconcetto, con un’apertura straordinaria di domenica, giorno in cui di solito la gente è libera da altri impegni, come ha sottolineato il direttore delle biblioteche cantonali Stefano Vassere.
Il che ci riporta alla domenica “eccezionale ma neanche troppo”: perché se per tre delle quattro biblioteche cantonali l’apertura domenicale è un’eccezione, non lo è per la quarta, quella di Mendrisio appena inaugurata alla Filanda che è aperta sette giorni a settimana. «Questo avvenimento è gestione corrente, a Mendrisio» ha spiegato Vassere, calcolando che la nuova sede è aperta «84 ore la settimana, una copertura che credo non abbia eguali nel settore pubblico, a parte gli ospedali».
Se la Filanda è aperta tutti i giorni dalle 9 di mattina alle 9 di sera, se per far conoscere le biblioteche ai nuovi utenti si organizza un’apertura domenicale straordinaria, c’è forse un problema di orari? Premettendo che un’estensione degli orari di apertura richiederebbe uno sforzo finanziario non indifferente – e che la Filanda è della Città di Mendrisio, con la biblioteca cantonale ospite –, ci sono anche difficoltà logistiche che rendono complesso applicare alle altre sedi cose come il prestito automatico che sgrava i compiti del personale. Il che, ha concluso Vassere, non impedisce di adattare gli orari di apertura, come accaduto ad esempio a Locarno.

Quella del 21 ottobre sarà la seconda Domenica in biblioteca. La prima si era svolta in occasione della giornata del libro del 23 aprile 2017; e in concomitanza con Slow Up che ha praticamente isolato la Biblioteca cantonale di Bellinzona «causandoci un po’ di timore, ma alla fine è andata bene e abbiamo avuto un’ottima affluenza» ha spiegato Vassere.
Tante persone, ma anche persone nuove, chiediamo tenendo presente che uno degli obiettivi della manifestazione è raggiungere quella parte di pubblico che di solito non frequenta le biblioteche. «Come Bad-Si – ha spiegato Davide Dosi – abbiamo fatto un sondaggio alla fine dello scorso evento e ci sono delle sedi dove c’è stato un buon successo, altre dove non c’è stato o ce n’è stato meno, ma nel complesso ci pare sia la strada giusta da percorrere».
Cosa è cambiato quest’anno? «Un maggiore coordinamento – ha spiegato Vassere – e anche la proposta di attività in linea con le specialità delle singole biblioteche cantonali». A Bellinzona avremo così la poesia mentre Locarno, che ha una specializzazione sulla musica, ospiterà anche un concerto.

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