IL RICORDO

Ancora in Cambusa con Elisa Conte

Ricordo di un'artista. 'Elisa c’era sempre, ad accoglierti con un sorriso nella sua gioiosa nuvola di capelli ricci'

19 ottobre 2018
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Sono passati otto anni da quando, per la prima volta, ho assistito a uno spettacolo di Cambusa Teatro. Ci si arrampicava su per le scale delle vecchie scuole in piazzetta Remo Rossi – dove ora c’è il PalaCinema – fino all’ultimo piano, per ritrovarsi in uno spazio insperato, caldo e accogliente, che trasudava passione e cura per ogni dettaglio. Ricordo l’impatto emotivo e intellettuale di quella rilettura del ‘Macbeth’, la danza delle tre ombre nere, seducenti e stranianti. Da poco rientrato in Ticino, ho scoperto quanta qualità si potesse raggiungere con un lavoro che fondeva conoscenza, ricerca, originalità, talento e amore incondizionato per il teatro.

Nel ruolo di una delle streghe c’era Elisa Conte. E quella sera avrei iniziato a scoprire la sua enorme passione, non solo per il buon teatro, ma per il prossimo, amico o sconosciuto, che saliva fin lassù per condividere un momento di cultura, di scambio autentico e cordiale. Ci sarei tornato altre volte, per lavoro o per piacere, di giorno o di sera; ed Elisa c’era sempre, ad accoglierti con un sorriso nella sua gioiosa nuvola di ricci. Il suo rispetto e l’interesse sincero per ogni persona del pubblico lo esprimeva così, come ogni artista dovrebbe fare, investendo ogni energia nella qualità del proprio lavoro e nella cura necessaria ad offrire un’esperienza di condivisione completa che proseguiva dopo lo spettacolo.

A persone come lei, alla loro passione e tenacia, soprattutto alla loro generosità, è dovuto il fiorire di un luogo nuovo, d’incontro e di scoperta, di felici contaminazioni, come lo Spazio Elle a Locarno. Qui, da un anno, Cambusa ha ritrovato una casa coerente con lo spirito che in essa ha infuso Elisa, cofondatrice e direttrice fino all’ultimo. Quello slancio volto “alla creazione di sentieri sottili tra le differenti forme artistiche, sentieri che accompagnino il pubblico a scoprire la profondità e la bellezza che esiste in ognuno di noi”. Proprio domani sera, sabato, una volta celebrati i funerali di Elisa, Cambusa aprirà la nuova stagione teatrale, da lei messa a punto con la dedizione di sempre. Se ritorno a quella sera di otto anni fa, non mi sorprendo: lei avrebbe voluto così.

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