Arte

Addio ad Alfiero Nena, scultore

Autore dell'unica opera contemporanea presente, nella basilica romana di Santa Maria del Popolo, donò un monumento ad Amatrice, colpita dal terremoto del 2016

Alfiero Nena (facebook Federica Nena)
25 ottobre 2020
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Dalla Crocifissione in bronzo, unica opera contemporanea nella basilica romana di Santa Maria del Popolo, fino al monumento di speranza della 'Mucca che allatta il vitellino' al Campo Zero di Amatrice distrutta dal terremoto. Si è spento nella Capitale lo scultore Alfiero Nena. Era nato a Treviso nel 1933 ma ha vissuto e lavorato a Roma fin dal 1959. Allievo di Emilio Greco si era diplomato all'Accademia delle Belle Arti e fino al 1995 ha accompagnato la sua intensa attività artistica con l'insegnamento nei Licei Artistici e Istituti d'Arte della capitale. Nella sua arte ha saggiato tutti i materiali con la predilezione massima per il ferro, di cui è stato un vero maestro. Il suo capolavoro è il bronzo 'Cristo Lux mundi', ospitato dal 1990 a Santa Maria del Popolo, ma opere di Nena sono esposte alle Sacre Grotte Vaticane, al Museo Tesoro di S. Pietro, all'ente Enpaia all'Eur, in molte piazze di Roma, sul Monte Tiberio a Capri tra i resti della Villa Jovis con la grande statua della Madonna del Soccorso, poi in Sicilia, a Piacenza, a Terni, a Sorrento, al Lago d'Orta e in molti Paesi tra i quali Francia, Svizzera, Stati Uniti e Argentina.

L'amata Treviso, sua città natale, conserva al Museo di S. Caterina il grande cavallo in ferro "Libero", i due atleti della Biennale e sculture in terracotta, tra le quali anche un busto dell'ex sindaco Giancarlo Gentilini. Sue anche le medaglie ricordo per gli atleti in varie edizioni della Maratona di Roma. Nel 1992 ha fondato l'Associazione culturale Fidia, che ogni anno assegna un premio a studenti che si sono distinti nel campo dell'arte. Nel 1995 ha partecipato alla Biennale di Venezia con due sculture in ferro esponendo a Villa Pisani di Strà. Dal 1997 è stato presidente onorario dell'Associazione nazionale scultori d'Italia (Ansi).

La sua passione per l'arte lo ha accompagnato fino agli ultimi anni. Nel 2018 ha voluto dare un messaggio di speranza e solidarietà donando ad Amatrice il monumento della mucca con il vitellino, dedicato in particolare agli agricoltori e agli allevatori del centro distrutto dal terremoto dell'agosto 2016. Il basamento è stato simbolicamente realizzato con le pietre degli edifici crollati.

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