Arte

Se errare è umano…

Giulio Giorello e Pino Donghi ci aiutano a riscoprire l’importanza di sbagliare

25 ottobre 2019
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Una delle origini del disagio della nostra attuale società risiede nel nostro rifiuto – o incapacità – di accettare, comprendere, “perdonare” l’errore.
Sarà forse colpa – insinuano Giorello e Donghi, autori del breve saggio Errore – della nostra cultura ormai contaminata dall’informatica, ma la nostra tentazione più comune dinanzi all’errore è quella di premere il tasto reset e ricominciare daccapo, come se vivessimo in un enorme videogame, o nella realtà artificiale dell’universo del film Matrix. In realtà non solo questo non è quasi mai possibile, ma è addirittura controproducente. Cosa saremmo noi se fossimo a prova di errore? O peggio ancora: cosa sarebbe di noi se non riconoscessimo gli errori e non imparassimo da essi? Non impariamo forse a camminare cadendo e a ragionare sbagliando?
L’errore è nella natura stessa delle cose, talvolta è inevitabile, ma può essere sempre e comunque un’opportunità: di imparare, di migliorare, di capire. Attraverso una serie di esempi tratti dalle esperienze in campo aerospaziale, dalla genetica, dalla medicina e dal metodo scientifico gli autori di questo libro ci portano a riflettere su come l’errore rivesta un ruolo fondamentale non solo per il progresso dell’umanità, ma anche nello sviluppo personale dell’individuo. Citando il grande scienziato Ernst Mach, gli autori ci ricordano che l’essere umano, posto dinanzi al proprio errore, comincia a stupirsi di esso e quindi a pensare: ricominciamo, dunque, a stupirci dei nostri errori e continuiamo a pensare con la nostra testa. Insegniamo ai nostri ragazzi e ai nostri amici che errare è umano. Condannare l’errore senza accettarlo non lo è. È disumano.

Errore
di Giulio Giorello e Pino Donghi
Il Mulino, 2019
119 pagine

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