Arte

A Brè la 'sottile dorsale' Weiss-Schmid

Aperta fino al 27 ottobre prossimo, la retrospettiva sulla ceramista e scultrice si fonde con l'opera dell'espressionista tedesco nell'omonimo museo

'Meteore e segno' (© Petra Weiss)
12 ottobre 2019
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Le opere di Petra Weiss dialogano con i dipinti di Wilhelm Schmid a Brè, nell’omonimo Museo. La mostra della scultrice e ceramista ticinese è inserita nell’ambito delle esposizioni personali dedicate agli autori del percorso artistico nel nucleo del villaggio, ed è aperta sino al 27 ottobre prossimo. “Un’affinità di fondo la si può cercare» diceva in settembre la storica dell’arte Maria Will, in sede di presentazione di questa coabitazione tra percorsi artistici, quello della artista nata a Cassina d’Agno e alcune opere dell’espressionista tedesco: «Ed è quella che ci mette davanti agli occhi – diceva Will – Brè e questa casa dalle cui finestre si gode una vista superba e vasta verso sud”. Il sud che è quello del “sogno” Mediterraneo della ceramista e quello vissuto da Schmid, nel quale il ticinese acquisito ritrovava le origini contadine; e poi il legame con la terra, “fonte prima” della creatività di Weiss e, ugualmente, fonte delle maioliche realizzate da Schmid nella fornace di Noranco.

Lasciamo la descrizione del dialogare alla diretta interessata: «Mi sento ospite nella casa-museo di un artista che ha lasciato a disposizione i propri spazi e i propri dipinti, per volontà sua e per quella della moglie», spiega Weiss alla ‘Regione’ ripercorrendo le tappe di avvicinamento alla mostra: «Dopo avere camminato negli interni della sua casa ho chiesto se fosse possibile affiancare, in ognuno dei locali, una sua opera alla mia, per una sorta di dialogo e anche in segno di rispetto per un maestro. L’idea è stata accettata e così ho potuto creare in ogni locale questa mia sottile dorsale retrospettiva»; dove il «sottile» sta nell’approccio dichiaratamente «discreto» con il quale Weiss ha voluto inserirsi all’interno del museo, conscia sì della diversità dei due discorsi, ma assai più ‘possibilista’ se di Schmid si parla «dei suoi paesaggi e del suo accostarsi alla natura, desiderio nato nel 1937 con la sua venuta in Ticino»; un accostamento che, tornando al dialogare, incontra «quella mescolanza di terra, acqua, aria e fuoco che conduce alla ceramica, elementi portatori di estremo rispetto per la natura della quale anche l’uomo fa parte». A partire da quelle risalenti agli anni Settanta (come il ‘Vaso’), sculture e installazioni di Petra Weiss si snodano cronologicamente dal seminterrato della casa-museo sino all’ultimo piano, per ospitare opere più recenti come ‘Il passo’ e le ‘Meteore’.

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