Arte

Just a cast away…

il classico romanzo di Daniel Defoe compie 300 anni

26 aprile 2019
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Ieri, 25 aprile 2019, spero che vi siate ricordati tutti di fare gli auguri ad un caro amico, poco socievole per la verità, ma che in un modo o nell’altro ci accompagna da trenta decenni: compiva 300 anni Robinson Crusoe, il personaggio che – ci piaccia o no – ci rappresenta più di ogni altro nel nostro atteggiamento davanti alla natura, nel nostro volerla piegare alle nostre esigenze, nella nostra solitudine esistenziale, nel nostro istinto di sopravvivenza. Robinson è anche il simbolo dei tempi che ha rappresentato e precorso: la matrice della figura del self-made man, l’apologia dell’utilitarismo, secondo James Joyce. Ma anche celebrazione del razionalismo, dell’illuminismo, dell’etica borghese che in quel momento stava per partire alla conquista del mondo.
Soprattutto, però, La vita e le avventure di Robinson Crusoe è il romanzo di avventura in mare per antonomasia, l’archetipo presente dietro ogni naufrago reale o immaginario, dal Roberto de la Grive de L’Isola del giorno prima di Umberto Eco, passando per il Tom Hanks di Cast Away fino a Message in a Bottle dei Police, una lettura affascinante e un capolavoro immortale della letteratura mondiale. Senza Robinson non avremmo avuto L’Isola del tesoro di Stevenson e, forse, neanche il sogno di avventure per isole incontaminate, estremo rifugio della mente per noi stressati, nevrotici, occidentalissimi figli di Crusoe.

La vita e le avventure di Robinson Crusoe
di Daniel Defoe
Edizione consigliata Adelphi, 2018
XXVII-336 pagine

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