Non facciamo come la Volpe

Un Grande muro rosso circonda la città arida e senza colore. Al suo interno, gli animali vivono al sicuro. Soltanto il Topino, protagonista di questo libro illustrato splendidamente da Britta Teckentrup, si domanda cosa ci sia al di là di questa grande barriera. Tra gli animali interrogati dal Topino, ci sorprende la Volpe, che risponde “Fai troppe domande, Topino.

Prendi le cose come sono e anche tu sarai felice come me!”.

Inutile che ve lo dica… il Topino troverà il modo di andare a scoprire il mondo là fuori: un mondo colorato, variopinto, diverso. Bellissimo.

Ci sono tanti muri nella vita, Topino. Alcuni li alzano gli altri, ma la maggior parte li costruiamo noi stessi…

Basta aprire la mente e il cuore per abbatterli, ci viene raccontato.

Tornando indietro, infatti, il Topino vede il muro svanire davanti ai suoi occhi, ma deve faticare non poco a convincere tutti gli altri animali che quel muro in realtà non esiste se non nelle loro teste.

Ecco fin qui la storia. Si tratta ovviamente di un invito a coltivare la propria curiosità, perché la gioia che deriva dalla scoperta ha un valore di gran lunga superiore alla paura che a volte ci impedisce di fare il primo passo.

Ma c’è dell’altro. In un momento in cui la paura è diventata la valuta più a buon mercato, usata quotidianamente per acquistare voti, consensi e vite umane; in un momento in cui ci sono troppe Volpi, che scelgono di non farsi domande (meglio far gli struzzi con la testa nel proprio telefonino); in un momento in cui i grandi costruiscono muri un po’ dappertutto, dagli Stati Uniti all’Ungheria, dal Kenya a Israele; in questo momento parlare a tutti i bambini di muri che spariscono nel nulla allo svanire della paura forse, e dico forse, potrebbe riservare un futuro migliore a questa Terra malata di egoismo.

Il grande muro rosso
di Britta Teckentrup
Gallucci, 2018 36 pagine