Arte

Grande successo per 'Sip my ocean' di Pipilotti Rist

Pienone al Museo d'arte contemporanea di Sydney per la videoartista svizzera, pioniera nella ricerca e nella sperimentazione visuale

Ambienti immersivi suggestivi (foto: Keystone)
25 febbraio 2018
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“Voglio creare spazi per la video arte che ripensino la vera natura del medium stesso”, inizia con una citazione di Pipilotti Rist il video-invito all’esposizione radiale “Sip my ocean” della videoartista svizzera, ospitata dal Museo d’arte contemporanea di Sydney, danovembre 2017 al 18 febbraio scorso. Mostra che ha riscosso un grande successo, tanto cheil museo della metropoli australiana ha dovuto ricorrere ad aperture prolungate e limitazione del numero di visitatori.


L’installazione video su larga scala nella pancia del museo è una retrospettiva che racconta il percoso dell’artista pioniera nelle sperimentazioni video.
Si va dai primi video degli anni 80 fino alle installazioni audio-visuali su larga scala, mostrando i recenti ambienti immersivi. Una complessa installazione che ripercorre la trentennale pratica artistica rivoluzionaria della sangallese Pipilotti (al secolo Elisabeth Charlotte, 21 giugno 1962): “Sip my ocean” è un acquario personale di video, che diventano spazio, colorato, sonoro...


Fra i fattori che hanno contribuito al successo della mostra vi sono il grande passaparola registrato sui social media e la personalità singolare dell’artista elvetica, in grado di tradurre temi complessi in idee insolite, con mezzi semplici e molto colorati.
La direttrice del Museo d’arte contemporanea Elizabeth Ann Macgregor ha anche fatto notare che moltissimi visitatori sono arrivati dall’Asia. Questo perché nei loro Paesi d’origine non è frequente poter affrontare apertamente tematiche legate alle donne o al corpo.

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